Riapre oggi la scuola Giovanni Pascoli di via Rasori, dove mercoledì mattina è divampato un incendio nel sotterraneo, in prossimità della palestra. «Stiamo via via escludendo le possibili cause accidentali, da un malfunzionamento della caldaia al corto circuito». A riferirlo il vicesindaco e assessore all'Istruzione Anna Scavuzzo. «Attendiamo che si concludano tutti gli accertamenti, anche se finora si stanno escludendo le diverse possibili cause accidentali», prima di vagliare l'ipotesi di una causa dolosa, spiega Scavuzzo.
Si infittisce il giallo intorno alle possibili cause delle fiamme, che quindi potrebbero essere dolose. Le indagini si stanno concentrando sulle sostanze rimaste sul tavolino e sui materassini di gommapiuma che per primi hanno preso fuoco dopo l'incendio. La palestra si trova sul retro dell'edificio, che non è sorvegliato da telecamere. Intanto «oggi abbiamo avviato le operazioni di pulizia per eliminare la fuliggine e i residui del materiale da estintore sulle pareti». Sebbene le fiamme abbiamo parzialmente danneggiato l'impianto elettrico, la scuola riaprirà regolarmente.
Al momento sono state escluse tutte le cause che potrebbero dipendere da negligenza dell'amministrazione comunale, come appunto l'eventuale scoppio della caldaia che avrebbe potuto essere imputato alla scarsa manutenzione. Stesso discorso per l'impianto elettrico. La scuola infatti «non è completamente a norma rispetto agli obblighi previsti dalla legge per la prevenzione antincendio, che però - ha ricordato la vicesindaco - è un percorso lungo che prevede diversi passaggi». Di sicuro - spiega sollevata Scavuzzo, per quel che riguarda «i fondamentali» la scuola era a norma, tanto che gli estintori hanno permesso all'insegnante di educazione fisica, che ha portato i bambini in salvo, di domare le prime fiamme. Le uscite di sicurezza e il piano di evacuazione hanno permesso ai bambini di uscire dalla struttura in sessanta secondi.
Non tutti gli edifici scolastici della città sono a norma, anzi. Solo qualche giorno fa, infatti, l'assessore ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti ha spiegato che sono 500 le scuole non a norma con la prevenzione antincendio.
«Nel 2017 abbiamo investito 5 milioni di euro per i lavori anti-incendio su 70-80 scuole e continueremo a investire sempre 5 milioni di euro all'anno finché tutte le manutenzioni straordinarie saranno completate. Ci vorranno sei anni». La scadenza di legge, però, fissata al 31 dicembre impone ai Comuni tempi molto più stretti, che nel caso di grandi cittaà come Milano, è impossibile da rispettare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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