Cronaca locale

Irap azzerata ai commercianti «no-slot»

Un premio fiscale ai commercianti che bandiscono le slot machines. È l'emendamento firmato da tutte le forze politiche e che sarà presentato stamattina nell'aula del Pirellone, dove è in discussione il progetto di legge per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico. Sentito il parere dell'avvocatura, la decisione è stata ricorrere alla quota regionale dell'Irap come incentivo e disincentivo. Chi rinuncerà alle slot si vedrà azzerata l'Irap regionale, invece coloro che decideranno di mantenerle nei propri locali dovranno pagare la massima aliquota possibile di Irap regionale. Inoltre arriva il marchio «No Slot» per gli esercizi che bandiranno le macchinette: un bollino di riconoscimento per coloro che avranno fatto questa scelta a prima vista penalizzante dal punto di vista economico. E gli esercizi «no slot» potranno contare anche su accessi privilegiati ai bandi regionali.
Fabio Rolfi, consigliere leghista e relatore del progetto di legge unificato messo a punto in commissione, è ottimista sia sul passaggio in aula che su eventuali conflitti di competenza con Roma: «Riteniamo un fatto positivo che lo Stato non abbia impugnato la legge del Lazio e prevedo che la legge passi all'unanimità. Gli operatori sono critici ma abbiamo voluto fare una norma coraggiosa per supplire alla situazione di anarchia nata per la latitanza, e a volte la complicità, dello Stato».
Tra le novità introdotte dal pdl c'è anche la possibilità per i sindaci di regolamentare attraverso il Piano di governo del territorio dove poter aprire futuri esercizi. In questo modo di potrà vietare l'apertura di sale gioco nei centri storici o in altri luoghi sensibili. In particolare, per le future aperture sarà possibile introdurre una distanza minima (fino a 500 metri) da scuole, centri sportivi, luoghi di culto e oratori. C'è da segnalare, però, che le sanzioni amministrative previste per chi viola il regolamento sono irrisorie: da 5.000 a 15.000 euro.
La legge prevede maggiori controlli, da affidare alla polizia locale e non solo - come accade adesso - all'Agenzia delle entrate. I gestori saranno obbligati a prendere una specie di patentino sui rischi del gioco e e a ospitare materiale informativo.

Su ogni apparecchio dovrà essere ben visibile il numero verde regionale di Sos.

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