Entro fine anno i milanesi potranno riscoprire la loro prima piazza. Si comincerà con un programma di visite guidate, per arrivare ad accogliere nel corso del 2010 numeri più importanti. Il Comune, con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana e la Fondazione Cardinale Federico Borromeo, ha progettato, illuminato e messo in sicurezza un percorso per il pubblico che conduce al Foro romano: un tratto del lastricato originario (I secolo a.C.-metà del I secolo d.C.) è visibile nei sotterranei della Biblioteca, e parte delle lastre sono reimpiegate nella chiesa inferiore di San Sepolcro (inizi XI sec). Intervento che rientra nel progetto della «Milano archeologica», dossier su cui il Comune lavora dal luglio dellanno scorso guardando al 2013. Quando cadranno millesettecento anni dallEditto che nel 313 limperatore Costantino promulgò proprio a Milano, e Palazzo Marino vuole festeggiare lanniversario con un itinerario turistico-culturale attraverso 14 complessi archeologici di cui spesso gli stessi cittadini ignorano lesistenza. Alcuni finora inaccessibili (se non agli studiosi), come il Foro romano, oppure larea del palazzo imperiale in via Brisa con 1.500 metri quadrati ancora da scavare. Altri richiedono solo di essere valorizzati, come la cripta di San Giovanni in Conca, in piazza Missori, o la necropoli paleocristiana di SantEustorgio. «Se la città ci crede, Milano può cambiare davvero. Valorizzare i 14 siti archeologici significa anche ripensare culturalmente le vie, la nuova urbanistica e la mobilità», ammette lassessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory. Che presiede il tavolo di lavoro sul progetto a cui partecipano, non a caso, lassessore al Traffico Edoardo Croci, quello ai Lavori pubblici Bruno Simini e allUrbanistica Carlo Masseroli, oltre a Italia nostra.
Punta di diamante, lampliamento del Museo archeologico di corso Magenta, che verrà adibito a Museo di Milano antica quando saranno finiti i lavori nella palazzina adiacente di via Nirone 7 che ospiterà le altre sezioni. «Il cantiere di via Nirone sarà chiuso entro lestate 2010, prima mostra a settembre - assicura Finazzer -, avremo mille metri quadri in più e ospiteremo anche mostre di reperti archeologici di altre civiltà». Nella prospettiva del 2013 e di un museo civico più ampio, nellultima seduta a fine luglio la giunta ha votato una proposta di delibera per chiedere in deposito ulteriori reperti archeologici al ministero dei Beni culturali.
Lassessore alla Cultura ha pronta unaltra rivoluzione, già dallautunno: il biglietto unico per i musei civici, a partire dal «distretto scientifico» - Planetario, PaleoLab, BioLab, Acquario, Museo di storia naturale, ma anche Casa dellenergia di A2a - da «abbinare» ai musei del Castello Sforzesco. «Invece di acquistare il ticket da 3 euro solo per il Castello, con 5 euro ad esempio, ma la cifra è da fissare, si potranno visitare anche gli altri. E ovviamente resterà la possibilità di comprare il biglietto per la singola mostra», spiega. Un primo test. Perché già si pensa al 2012 quando Milano ospiterà la giornata mondiale della Famiglia a cui è atteso Papa Benedetto XVI.
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