«La Lombardia non è una onlus Zeru tituli ai finti richiedenti asilo»

L'assessore lombardo alla Sicurezza: «Accelerare gli sgomberi»

Riccardo De Corato, neo assessore regionale alla Sicurezza. Majorino si augura che sul tema profughi la Regione cambi registro e si faccia carico di distribuire più equamente i migranti tra le città lombarde. Cosa gli risponde?

«Majorino è un ottimo provocatore. I richiedenti asilo che ottengono veramente lo status sono una cifra ridicola rispetto ai clandestini. Che diritti hanno? Con noi, come direbbe il famoso allenatore Mourinho, zeru tituli. E visto che ci conosciamo da una vita, sono stato vicesindaco per quattordici anni mentre Majorino stava all'opposizione, sa benissimo come la penso».

Quindi intende proseguire la linea Maroni, appoggerà quei sindaci leghisti che rifiutano le quote di migranti fissate dalla prefettura?

«La Regione non fa da affittacamere per le prefetture, nemmeno il Lazio e Roma hanno tanti immigrati quanti la Lombardia e Milano. Ricordo persino la Pd Debora Serracchiani dal Friuli Venezia Giulia ci ha mandato migranti, ma non siamo una onlus dell'accoglienza. Secondo Majorino la Regione fino ad oggi si è messa di traverso? E meno male, dico io, o avremmo trasformato la Lombardia in una regione ad accoglienza speciale. Ora anche il ministro Minniti si è accorto, un pò tardi, che i numeri sono fuori controllo. I centri d'accoglienza sono stracolmi e ogni giorno ci sono disordini o aggressioni sui treni».

A proposito di sicurezza sui treni, tornerà a chiedere al governo la presenza di militari a bordo?

«A dire il vero lo hanno chiesto dal 2017 sia Trenord che la precedente giunta Maroni a seguito delle continue aggressioni sia ai danni dei controllori che dei passeggeri. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti dichiarò pubblicamente alla festa dell'Unità che avrebbe preso in considerazione l'uso dell'esercito sia nelle stazioni che sui treni ma non è successo nulla. L'ultimo caso del nigeriano con un machete a Busto Arsizio due giorni fa dimostra che non si può perdere altro tempo».

Con il Comune di Milano dovrà confrontarsi anche sul tema sgomberi nelle case Aler. Cosa si aspetta?

«Che venga semplicemente attuato il protocollo firmato nel novembre 2014 dall'allora prefetto Tronca, dalla Regione e da Giuliano Pisapia, un sindaco di

ultrasinistra. Non servono altre formule, lì è indicato precisamente cosa ogni attore doveva mettere in campo. Senza vigili e assistenti sociali lo sgombero non va a buon fine, serve più collaborazione. E una forte accelerata».

ChiCa

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