Lotta ai graffiti (ma non troppo)

Su un punto sono tutti d'accordo: manca poco più di un anno ad Expo e Milano deve presentarsi (almeno) con un aspetto decente. L'emergenza graffiti è palese, se non risolta, va almeno tamponata. Qualche giorno fa si sono seduti intorno a un tavolo l'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza, il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi, esponenti di Confcommercio (le saracinesche sono uno dei bersagli preferiti per tag e scarabocchi), Assoedilizia e Anaci (associazione nazionale amministratori di condominio). L'unione fa la forza? L'esercito dei writers è composto da migliaia di «soldatini» armati di bombolette spray, lavorano soli o organizzati in crew (le bande), arrivano anche dagli altri Paesi per filmarsi mentre imbrattano i vagoni del metrò. Comune, governo e i soggetti più coinvolti hanno iniziato a mettere sul tavolo alcune proposte, si rivedranno dopo Pasqua per definire la strategia.

L'assessore Rozza promette sconti sulla Cosap ai condomini che devono montare impalcature per le operazioni di ripulitura, ma anche muri liberi («penso ai sottopassi pedonali di via Padova, viale Monza, Lambrate») ai writers per «sfogare» la propria creatività. Che spesso si traduce in semplici scarabocchi. Bastone e carota. Alle associazioni che adottano strade o quartieri verranno date vernici e materiali gratis.

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