Simona BorgattiNon saranno quattro negozianti al bar, ma sicuramente i quattro esercenti di via Foppa che hanno scritto alle istituzioni sono molto arrabbiati. Anche perché, data l'imminente apertura dei cantieri in centro, in futuro potrebbero non essere un caso isolato. I negozianti, in una mail del 4 dicembre inviata in primis agli assessori Maran e D'Alfonso, lamentano la completa assenza delle istituzioni nel dare una risposta alla loro preoccupazione sulla cantierizzazione di via Foppa che sicuramente arrecherà danni alle loro attività. Le proposte dei negozianti, tra cui quella di collocare il commercio nel parcheggio di Pagano, sono state bocciate mentre quella comunale di spostare la collocazione di una «stecca di negozi nei luoghi meno appetibili del mondo» secondo gli esercenti, è inaccettabile. A fine settembre i negozianti sono stati invitati a visionare dei negozi demaniali, molti dei quali senza passaggio pedonale e con i costi di ristrutturazione a carico dei commercianti. Chiudono la lettera auspicando « che le nostre vite non vengano buttate al macero come si fa con gli abiti usati, ma che esista ancora quella forma di rispetto, del vivere civile che dovrebbe contraddistinguere chi governa questa città che si è vantata di essere un esempio con Expo e che, invece, non risponde alle mail, non si fa più sentire e lascia che cittadini onesti vivano un altro Natale da incubo».Al Lorenteggio lo shopping natalizio 2015, il primo all'ombra delle gru di M4, rischia di essere ricordato come il più caldo degli ultimi anni: furti di luminarie, la nascita di una nuova associazione commercianti, i cantieri, negozianti inascoltati. Dall'inizio dei lavori hanno chiuso tre esercizi e quattro chiuderanno nel 2016. «Sta andando molto male è lo sfogo di Mosè, titolare della cartoleria del civico 43 La zona centrale Solari/Indipendenza è stata graziata sia da Expo sia dal periodo pre natalizio, invece noi siamo pieni di cantieri abbandonati. Nonostante il disagio, i vigili sono inclementi con chi fa shopping, ma non curano i cantieri. L'immagine di desolazione del quartiere ha fatto crollare il giro d'affari dal 20 al 50%. Ci sentiamo abbandonati: ci hanno rubato anche le luminarie!». Di tutt'altro parere la titolare di un negozio di abbigliamento: «Mi sto stupendo io stessa, le mie clienti, nonostante i lavori, continuano a venire». Gaetano Bianchi, presidente di Ascoloren, l'associazione di categoria, puntualizza: «La crisi e i cantieri non aiutano, ma M4 deve andare avanti». Mario Smanio, titolare di un negozio di oggettistica, parla delle luminarie: «Sono sparite a ridosso di S. Ambrogio, ora sono state riposizionate, ma comunque, nonostante le promesse di D'Alfonso, è stato illuminato solo il tratto tra Tolstoj e Bruzzesi». Smanio ha fondato una nuova associazione commercianti, la AssELor (Associazione Esercenti Lorenteggio) che conta già 50 iscritti.
Intanto Bianchi in una lettera ai suoi colleghi sostiene che la nascita di una nuova associazione possa penalizzare ancora di più la zona: «Queste problematiche avrebbero dovuto compattarci, anziché dividerci». E per il 2016 Ascoloren, attiverà le «sentinelle di via» contro i reati predatori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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