Affittare casa pagando il 30-50% in meno rispetto ai canoni di mercato («circa una mensilità in meno all'anno») e una card per fare shopping, andare al cinema o semplicemente gustare una coppetta di gelato con lo sconto. Sono le due novità lanciate ieri dal Comune per il popolo dei 200mila studenti universitari e ricercatori censiti in città. La prima punta a frenare gli affitti in nero e il caro-prezzi denunciato ripetutamente dagli studenti fuori sede, italiani o stranieri, costretti a sborsare uno sproposito per occupare mini-stanze. Da 16 anni mancava a Milano un Accordo locale per il canone concordato, il vecchio era nei fatti inapplicabile (i prezzi erano tarati ancora su quegli anni, in lire), ma pochi mesi fa Palazzo Marino e i sindacati hanno finalmente firmato la nuova versione e un capitolo ad hoc è stato inserito proprio per affrontare il caso dei fuori sede. «Abbiamo introdotto per la prima volta a Milano - sintetizza l'assessore alla Casa Daniela Benelli - la possibilità di applicare questa formula anche per chi affitta una singola stanza, a canoni più equi e moderati, insieme ai contratti ad uso transitorio che vanno da un minimo di 6 mesi a un massimo di tre anni». Oggi la formula contrattuale più diffusa è quella di tipo commerciale, il 4+4 anni. Così invece (ad esempio) gli studenti Erasmus che arrivano da altri Paesi e si fermano pochi mesi o chi si iscrive a master o lauree brevi potrà trovare soluzioni regolari e a prezzi calmierati. A far incontrare domanda e offerta senza costi di mediazione sarà l'Agenzia Uni, aperta dal Comune (e gestita da operatori pubblici) già dal 2009 dall'ex giunta Moratti per mettere in contatto studenti e proprietari gratis, senza i costi di un'agenzia privata, chiedendo in cambio a chi offre alloggio di contenere la richiesta di affitto. Ad oggi i prezzi medi variano dai 250 euro per una camera condivisa in periferia ai mille per un monolocale il centro. Dal primo gennaio l'Agenzia Uni è stata contattata da 1.522 studenti, 204 proprietari per 242 appartamenti. In sei anni hanno trovato alloggio in questo modo oltre 10mila universitari stranieri. Nel database al momento sono ancora disponibili 317 case e «proporremo ai proprietari di affittare con le nuove regole del canone concordato, poi speriamo di incrementare a breve l'offerta di alloggi». Cosa ci guadagnano i proprietari? La riduzione dell'Imu al canone minimo e la cedolare secca al 10%, una compensazione per lo sconto agli studenti.
Gli universitari sono «una risorsa enorme - afferma l'assessore allo Sviluppo economico Cristina Tajani - vogliamo mettere in campo tutti gli strumenti utili per confermare l'attrattività della città per chi studia e cerca lavoro». E da un accordo con la società Affinion International è nata EasyMi Card rivolta ai 200mila universitari, una «social card» (con sito internet www.easymi.it e app dedicata dove saranno aggiornate le promozioni) che offre sconti e vantaggi in negozi, ristoranti e luoghi di cultura.
Qualche esempio? Ticket da 5 euro al cinema Ducale e Arcobaleno (tranne il weekend), sconto del 10% agli Orti di Leonardo, del 20% per acquistare caschi e accessori per la moto da Pogliani, promozioni da Ovs, Sundek, TicketOne, Gelateria Ciacco in via Spadari, orologeria Pierre Bonnet in via Tortona. E dopo un esame impegnativo, ci si può rilassare alle Terme Milano pagando il 10% in meno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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