Ubi minor, Majorino imperat. La storia del consorzio «Dignità e vita», un'idea di Carlo Vittorio Giovannelli, presidente dell'osservatorio giornalistico Mediawatch, inizia qualche mese fa con un articolo del Giornale, in cui uno degli esponenti del Consorzio, Franco Finocchiaro, in un'intervista spiegava l'idea di un market con prodotti di prima necessità, alimentari e vestiario, venduti con il 70% di riduzione del prezzo normale perché acquistati direttamente dai produttori. Il market era destinato ai consumatori meno abbienti che vi potevano accedere con un'apposita tessera.
«In questi mesi abbiamo portato avanti l'idea che è piaciuta, tanto che Gianluigi Paragone il 17 maggio scorso ha invitato Finocchiaro e me all'«Ultima Parola». Abbiamo presentato lo scopo di «Dignità e vita» e l'intervista si è conclusa con il conduttore della trasmissione che diceva: «Pisapia, ora pensaci tu». Abbiamo visto che modo di pensare hanno i nostri amministratori! L'assessore Pierfrancesco Majorino ci ha copiato l'idea».
Ha un motivo per affermarlo Carlo Vittorio Giovannelli? Sì. Il 6 marzo scorso alle 10 consegna il progetto alla segreteria di Majorino, assessore alle Politiche sociali. «Dovevamo avere un incontro con l'assessore e un esponente della sua segreteria, Stefano Cossutto. Sia l'uno che l'altro non si sono neppure presentati negli uffici del primo piano, così ho lasciato tutto l'incartamento al quinto piano, dove mi hanno mandato. Qualche giorno fa Majorino annuncia l'idea di un consorzio simile, se non uguale al mio. Due sole le differenze. Quello di Majorino non è supermarket ma un minimarket e gli sconti arrivano solo fino al 40%. Ma il concetto è esattamente identico».
Che succede? «Eh, che succede! Dichiariamo un plagio. Una persona con un'idea si rivolge ai suoi amministratori, sperando in una collaborazione, in un appoggio, in un reciproco rapporto di fiducia, invece l'amministratore ne approfitta per far sua l'iniziativa». Il market «Dignità e vita» di Carlo Vittorio Giovannelli doveva partire da Milano per poi diffondersi in tutta Italia, allo scopo di aiutare le famiglie in difficoltà. Dentro al supermercato è previsto anche un parrucchiere a 3 euro. «I politici hanno superato anche l'ultima frontiera: strumentalizzare i poveri pur di ottenere consenso» si sfoga Giovannelli. Per mesi Giovannelli e Finocchiaro hanno atteso una risposta dall'assessore, ma non è mai arrivata. Ovvero, è arrivata con l'annuncio di un consorzio. «L'altro giorno Finocchiaro ha scritto un'email arrabbiata all'assessorato. Chissà perché, la risposta è arrivata immediatamente. La dimostrazione di un'evidente coda di paglia da parte dell'amministrazione Pisapia è palese». La sinistra ha sempre sostenuto che al potere ci deve essere la fantasia. Rubando quella degli altri? Majorino assicura che non c'è stato nessun plagio.
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