Cronaca locale

"Meloni piace, ma non deve stoppare Draghi"

E Beppe per una volta elogia Salvini: "Bene il suo alt"

"Meloni piace, ma non deve stoppare Draghi"

Ancora in isolamento per il Covid, Beppe Sala dopo le serie tv (ne ha appena consigliata una che ha divorato per passare il tempo) ieri ha pubblicato sui social una lunga analisi del voto. Il «pagellino». E parte con una considerazione incontrovertibile: «Ha vinto Meloni». Non «condivido per niente le sue idee e non credo che sarà per lei facile presentare FdI come partito conservatore - precisa -, ma a tanti piace. E ha vinto non solo perché non è al governo». Ma boccia la richiesta di «staccare la spina proprio al governo Draghi. In questo momento storico non dobbiamo solo stare ma contare in Europa, e se il Governo cade, tanti saluti al lavoro fatto!». Gli tocca riconoscere per una volta il merito di Matteo Salvini nell'aver dato subito l'alt: «Sono sempre critico nei suoi confronti - dice - ma apprezzo la risposta che dà alla richiesta di Meloni, un conto sono le città, un altro il governo. Speriamo lo pensi davvero». E torna subito a contestarlo: «La Lega ha un problema di leadership. Salvini non può resistere - sostiene -, se ci prova vanno sotto il 10%». Tocca ai grillini. «La barriera del 10% (a scendere) M5S l'ha già sfondata - sottolinea Sala -. In questo momento non hanno identità, se Conte prova a intestarsi la battaglia ambientalista fa sorridere». Ne ha anche per il Pd, che «è il primo partito, è vero, ma a fronte di un suo oggettivo buon risultato il campo largo è senza attrezzature e si rischia di non riuscire a coltivare nulla. Una coalizione è più dei singoli partiti. Dovrebbe servire a eliminare le asperità interne e conquistare così anche la fiducia delle persone che si stanno sentendo lontane dalla politica». Torna a rilanciare l'idea di una «spazio progressista. Esiste, a me non piace l'idea di un posizionamento al centro - dice -, penso debba essere una formazione sociale, liberal-democratica, popolare, ambientalista.

Lo sappiamo tutti che lo spazio c'è ma sembra così difficile metterlo assieme! Non ci possono però essere dubbi che l'area a cui guardare non può che essere il centrosinistra».

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