Milano ha dei luoghi speciali per trasmettere la sua memoria e la sua ricchezza di tradizioni. Un po' celate, forse, ma esistono, si conservano e sono mantenute in vita da milanesi doc o acquisiti. Qualcuno ha deciso di farlo mettendo a disposizione del pubblico anche le nuove tecnologie multimediali, con proiezioni in 3D e addirittura effetti speciali. Siamo in un piccolo cinema nel cuore di Milano, in piazza Diaz al numero 7, oggi gestito dall'ingegnere in pensione Pietro Pedone, che lo scorso luglio ha dato vita al progetto «Milano a Memoria», suo antico sogno nel cassetto. «Questo luogo è un contenitore di tradizioni» dice mostrando il suo archivio che raccoglie film, documentari e testimonianze. Non solo: «Milano a memoria» mette a disposizione anche una fornita libreria di testi riguardanti la città, e la possibilità di organizzare eventi, conferenze, presentazioni di libri, addirittura feste. Qui è possibile vedere un documentario, in 3d ovviamente, su tutto lo scibile (o quasi) riguardante Milano, dal Futurismo al Teatro Gerolamo, dalle celebri lavandaie dei Navigli alla storia di Sant'Ambrogio o di Leonardo. O ancora, assistere ai racconti sulla città della Madonnina mentre scorrono i «vetrini», delle immagini dei primi del Novecento ottenute con le prime tecniche fotografiche e riprodotte in 3d a grande schermo, che ripercorrono la vita nella Milano degli anni Trenta, o nel Rinascimento, con le feste e danze nel Castello Sforzesco, fino alla ricostruzione di una corsa di cavalli nell'Arena. Il regista storico Guido Guerrasio ha donato tutti i suoi documentari a «Milano a Memoria». Tra gli eventi, martedì 11 dicembre si terrà proprio qui una serata dal titolo «Melodie e sapori alla Corte Imperiale», in onore dell'anniversario dell'Editto di Milano: la serata prevede musiche suonate da strumenti d'epoca, racconti, video e suggestioni storiche, oltre ad assaggi e degustazioni di ricette dell'epoca (Info - www.milanoamemoria.it, tel. 02-49438217).
Un cinema per la Memoria di Milano può far sentire la mancanza di un teatro che abbia lo stesso fine. Ma esiste già, anzi si chiama proprio Teatro della Memoria. «Bisogna trasmettere la passione ai giovani per il milanès» dice Aleardo Caliari, fondatore e direttore del Teatro della Memoria, che dal 1989 in via Cucchiari 4 organizza spettacoli o concerti in dialetto milanese. Il teatro ospita anche serate di teatro di prosa non necessariamente in dialetto, ma «lo scopo principale di questo teatro è la trasmissione della cultura meneghina -continua Caliari- che è una cosa intelligente, da sapere e anche per i giovani». Ecco perché, oltre agli spettacoli in milanese che con regolarità si organizzano nel teatro, Caliari ha pensato direttamente al sodo: proporre corsi di dialetto aperti a tutti. Il maestro d'eccezione sarà il grande Nanni Svampa, con il supporto del chitarrista Antonio Masino: a partire dal 5 di febbraio si terrà un vero e proprio corso di 10 lezioni concerto, due ore ciascuna, al martedì e mercoledì dalle 19 alle 21 (posti limitati, info www.teatrodellamemoria.it, 02-313663). Svampa stimolerà proprio i giovani alla conoscenza del dialetto, attraverso gli strumenti più semplici come la canzone o la poesia.
«Per interessarli ad approfondire la conoscenza del patrimonio letterario, poetico e teatrale: la nobiltà di una lingua che non è solo il dialetto che si parlava all'osteria, ma patrimonio culturale da non disperdere, conoscere e studiare».