Più che equlibrio di Bilancio, chiamiamolo equilibrisimo. La sinistra a Palazzo Marino si destreggia bene come si è visto ieri in aula. All'ordine del giorno un emendamento bipartisan al Bilancio di previsione 2013 che chiede di restituire alle scuole paritarie i 2,2 milioni di contributi per le mensa scolastiche. Un passo indietro. Fin dai tempi dell'ex sindaco Moratti Palazzo Marino assegnava 3 milioni di fondi a 94 scuole materne paritarie in città. Quest'anno in regime di spending review, la giunta Pisapia aveva bloccato in un primo tempo le risorse. Cancellate dalla lista delle spese «necessarie e indifferibili». É scoppiata la rivolta. Con il centrodestra, a partire dal Pdl Matteo Forte e Mariolina Moioli, capogruppo della lista Milano Civica ed ex assessore alla Scuola a rivendicare l'aiuto alle famiglie dei 7.300 bimbi che - avevano detto e hanno ribadito ieri in aula - non trovano posto negli asili comunali, «oltre a pagare le rette rischierebbero di dover pagare anche la mensa. Le paritarie svolgono un servizio pubblico, quei posti costerebbero al Comune tra i 70-80mila euro l'anno. Non ci sono bambini di serie A e di serie B». Non bastasse il centrodestra, da via Arcivescovado era partita quest'estate una lettera della Curia indirizzata al sindaco e all'assessore alla Scuola Francesco Cappelli. Che ha aperto un tavolo e garantito la restituzione di almeno 2,2 milioni di fondi. Mediatori i consiglieri cattolici del Pd, che da quel bacino raccolgono voti. Il voto al Bilancio è slittato fino a novembre e dunque solo ieri è approdato finalmente l'emendamento bipartisan per garantire la copertura di 600mila euro per i quattro mesi scolastici del 2013 e l'impegno a coprire con 1,6 milioni la spesa fino a giugno 2014. «Le paritarie offrono un servizio pubblico per i 7.300 bimbi a cui non riusciamo a dare un posto» ha ribadito quasi con le stesse parole della Moiolii la capogruppo di Milano x Pisapia, Elisabetta Strada, prima firmataria del provvedimento. Nei giorni scorsi però è scattata la rivolta dei comitati a difesa della scuola pubblica, capitanati da ChiedoAsilo. Sel e il Pd più spostato a sinistra fanno un passo indietro e cucinano un subemendamento, depositato ieri pomeriggio. Un colpo al cerchio e uno alla botte. C'è il via libera ai contributi per le paritarie, ma solo 1,6 milioni su 2,2. I 600mila euro tagliati alle mese saranno destinati al fondo sociale per la salute mentale. «É una scelta ideologica» attacca Forte. E il capogruppo Fdi Riccardo De Corato rimarca «il brutto show della sinistra, una parte presenta un emendamento, l'altra un subemendamento. Non è l'opposizione a fare ostruzionismo».
Ma c'è il parere favorevole dell'assessore Cappelli, che assicura: «Ad oggi non un giorno di derrate è mancato alle scuole e così sarà fino a giugno, nonostante il taglio». Via libera con 28 voti di maggioranza. Per il 2014/2015 si ridiscuterà la convenzione. Stangata in vista per le famiglie con redditi medio-alti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.