Papa Francesco li chiama «martiri del nostro tempo» e chiede di pregare per un «inaccettabile crimine che costituisce una preoccupante deriva dei diritti umani». Un messaggio inviato alla veglia contro il genocidio dei cristiani nel mondo organizzato ieri sera in piazza Città di Lombardia dall'assessore alle Culture della Regione, la leghista Cristina Cappellini. Un invito, dice Papa Francesco, ad avere un «sussulto di consapevolezza». Assente per «impegni già in calendario» il cardinale Angelo Scola rappresentato da monsignor Luca Bressan, il vicario episcopale che dell'arcivescovo ha portato la vicinanza e la «preghiera per tutti gli interventi a questo momento di sensibilizzazione su fatti tanto drammatici».
Presenti, invece, il governatore Roberto Maroni e il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo, mentre l'ospite d'onore è il ministro per le Minoranze del Pakistan Paul Bhatti, famiglia cristiana e fratello di Shahbaz Bhatti, a sua volta ministro per le minoranze ucciso nel 2011 a causa della sua fede cattolica. «Chi crede in Gesù Cristo non ha paura», la sua testimonianza sempre ripetuta. Dalla Cappellini un «appello forte e sincero a tutti i cittadini, di qualsiasi appartenenza religiosa, perché possano condividere con noi un gesto importante di solidarietà e di ferma condanna delle atrocità che il terrorismo islamico sta compiendo in diverse aree del mondo. Dobbiamo tutti fare la nostra parte perché ci sia una più ampia presa di coscienza». Per Cattaneo «chi colpisce il cristianesimo colpisce anche l'Occidente. E l'Occidente non può rimanere inerme di fronte a questi fatti, perché l'attacco è rivolto alle radici della nostra cultura e ai valori della nostra civiltà. Non riconoscere questo è un atteggiamento miope, incapace di guardare alla realtà perché accecato da una strisciante ideologia anticristiana che purtroppo è sempre più diffusa». Dopo l'accensione delle candele sotto la sede della Regione e la simbolica veglia in silenzio, nell'auditorium Testori la proiezione di Cristiada , il film sulle persecuzioni dei cristiani in Messico. E l'insurrezione dei cristeros con le armi alle leggi liberticide di Plutarco Elìas Callees, presidente della repubblica massone e acerrimo nemico del cattolicesimo. Per l'assessore Cappellini «un'iniziativa con cui la Regione spera di poter contribuire ad accendere i riflettori su una tragedia ancora troppo ostaggio del silenzio delle istituzioni e dei media». Tra i presenti, il senatore Mario Mauro, il consigliere comunale Matteo Forte e Forza Nuova con la N del Nazareno.
«In occasione dell'iniziativa promossa dalla Regione Lombardia per riflettere sul dramma dei cristiani perseguitati, il Santo Padre Francesco desidera ancora una volta esprimere intensa partecipazione al dolore di tanti fratelli e sorelle - martiri del nostro tempo - esiliati, uccisi, decapitati per il solo fatto di essere cristiani. Egli auspica che ci sia un sussulto di consapevolezza e di sensibilizzazione comune affinché si ponga fine a questo inaccettabile crimine che costituisce una preoccupante deriva dei diritti umani.
Sua Santità invita a pregare affinché il Signore possa alleviare le sofferenze di tanti fratelli perseguitati a causa del Suo nome, come pure di tutti coloro che patiscono ingiustamente le conseguenze dei conflitti e delle violenze in corso in tanti Paesi». Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.