Coronavirus

Mezzi Atm in profondo rosso buco di 320 milioni dai ticket

Passeggeri ancora al 35%. Proroga tessere per 500mila. Sala lancia l'allarme asili: lasceremo fuori tanti bimbi

Mezzi Atm in profondo rosso buco di 320 milioni dai ticket

Profondo rosso, anzi rossissimo per il Comune. I mezzi Atm hanno viaggiato vuoti durante il lockdown, con punte del 95% dei passeggeri in meno rispetto alla normalità, e dalla «fase 2» scattata il 4 maggio la ripresa è ancora lenta, il tasso di utilizzo viaggia intorno al 35%. D'altra parte le scuole sono rimaste chiuse e le aziende continuano a preferire lo smart working. Il calo dei biglietti si traduce, fatte le stime fino a fine anno, in un buco da 300 milioni di euro, a cui vanno aggiunti 20 milioni per rimborsare chi non ha usato l'abbonamento mensile o annuale a marzo e aprile, ne avranno diritto circa 500mila utenti (350mila con tessera annuale, di cui 180mila under 27 e 150mila che avevano già pagato il mensile a marzo). La richiesta dirimborso era stata votata all'unanimità dal consiglio e l'assessore alla Mobilità Marco Granelli ha spiegato ieri in Commissione che per procedere manca ancora la firma del ministro dei Trasporti e la pubblicazione del Decreto che definisce la ripartizione del fondo statale da 500 milioni creato per ripianare le perdite del trasporto pubblico locale. Alla Regione Lombardia spetteranno 98 milioni da dividere tra i Comuni, a Milano arriverà una quota di circa 45 milioni, forse altri 8-10 milioni in fase di conguaglio. Un aiutino. Il decreto è all'esame della Corte dei Conti e potrebbe essere pubblicato entro una o due settimane, intanto il Comune tramite l'Agenzia di Bacino ha chiesto un incontro urgente alla Regione per definire le modalità di rimborso ai pendolari, ma «quella che riteniamo più plausibile - anticipa l'assessore - è di offrire la possibilità di attivare un mese gratuito a scelta entro fine anno a chi non ha usato il mensile di marzo e di prorogare di 2 mesi la scadenza dell'annuale a chi lo ha già rinnovato o ha ancora in corso quello attivo tra l'8 marzo e l'8 maggio». Il dg di Atm Arrigo Giana spiega la procedura sarà rapida e on line, non bisognerà recarsi agli sportelli. I rimborsi dovrebbero scattare «entro l'estate». Un'operazione che costerà alle casse del Comune una ventina di milioni.

Dunque 320 milioni di buco e 45 milioni (che saliranno forse a 55) dal governo per compensare i mancati introiti. Tolto l'aiutino del governo Pd-M5S, mancano all'appello ancora 265 milioni. «Speriamo arrivino altre risorse da Roma, ne investiremo di nostre ma forse anche Regione dovrebbe mettere qualcosa e non limitarsi a sollecitare lo Stato e fare l'algoritmo dei fondi che spettano a ogni Comune» afferma Granelli, cercando di spostare il mirino dal governo al Pirellone. Ma pure il capogruppo Pd Filippo Barberis è più duro nei confronti dell'esecutivo amico: «Non c'è colore del governo che tenga, servono misure proporzionate ai danni subiti sia per il lockdown che per le misure di distanziamento. Non daremo tregua per ottenere trasferimenti adeguati perchè siamo ancora molto lontani». Al consigliere Fi Alessandro De Chirico che teme che per ripianare il buco la giunta ricorra a stangate sui biglietti o Area C garantisce che «c'è l'impegno esplicito di non aumentare tasse e tagliare servizi». Barberis insieme a Giana chiede al governo di lavorare anche sull'«allentamento delle misure di distanziamento a bordo». Anche qui Granelli prova a buttare la palla in Regione: «Il Veneto lo ha eliminato con un'ordinanza fissando solo l'obbligo di mascherina, auspico che la Lombardia faccia lo stesso, per ora ha chiesto la modifica allo Stato. Se si agisce sulla protezione con mascherine e gel piuttosto che sulla distanza le stime da settembre potrebbero migliorare». Il capogruppo Fi Fabrizio De Pasquale rimarca «lo scarso contributo dal governo Conte, si impone una protesta del consiglio per farci dare risorse, la Regione non ha una capacità impositiva così importante e riceve 98 milioni per tutta la Lombardia». Il dg di Atm spiega infine che dal primo decreto del premier Conte l'attività dei controllori è stata interrotta per i potenziali rischi di contagio, «la norma è ancora in vigore, con qualche alleggerimento, e da una settimana abbiamo riattivato la modalità di controllo a terra dotando i controllori di visiera e mascherina. Auspico una revisione da Roma».

Il sindaco va oltre Atm, «il problema per Milano - dice - va visto nella sua globalità, abbiamo minori entrate per mezzo miliardo e ad oggi non sappiamo ancora quando e quanti fondi arriveranno. Poi anche la Regione faccia la propria parte». Ma solleva un altro allarme, il rischio che le nuove regole costringano a ridurre drasticamente i posti negli asili a settembre, ieri ha incontrato l'assessore all'Educazione Galimberti: «C'è un grande problema su nidi e materne, sono mlto preoccupato. Non essendo facile far rispettare il distanziamento ad oggi tecnicamente non potremmo accogliere i circa 30mila bimbi». Nel 2019 gli iscritti sono stati 32mila.

Già nelle graduatorie pre Covid 4mila risultavano già fuori, ma il numero potrebbe crescere molto.

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