«Entro il 2030, quando tutto il parco bus di Atm, sarà elettrico, Milano avrà anche un nuovo deposito per autobus automatizzato e sotterraneo in viale Toscana». L'annuncio è firmato da Luca Bianchi, presidente dell'Azienda dei Trasporti Milanese durante il lancio del nuovo corso di laurea in Ingegneria della mobilità del Politecnico. Bianchi ha spiegato che ci sarà «un sistema di movimentazione per cui l'autista lascerà il mezzo fuori dal deposito e questo verrà agganciato dai sistemi di trasporto automatico, messo in posizione e ricaricato, mantenuto dove necessario e rimesso poi in linea». Il nuovo deposito non sarà una costruzione impattante bensì una struttura «sotterranea» per «restituire verde e spazio alla cittadinanza». Il progetto «si innesta nella logica della sostenibilità a tutto campo che sta sostenendo Atm», e visto che «gli autobus elettrici hanno un'autonomia diversa» da quelli attuali «bisogna ripensare tutta la logistica dell'esercizio»: anche i depositi saranno puramente elettrici».
Per quanto riguarda il piano full electric, per uno stanziamento complessivo di 2 miliardi di euro (deliberato dal consiglio di amministrazione di Foro Bonaparte da qui al 2030), prevede la conversione tutto il parco mezzi. Nei prossimi 10 anni, anche alla luce dei finanziamenti approvati dal Governo e dal Ministero dei Trasporti dedicati proprio alla sostenibilità ambientale del trasporto pubblico locale, Milano vedrà 1 miliardo di euro in investimenti solo sull'elettrico.
Già alla fine del 2020 la flotta sarà dotata di 200 bus elettrici e 270 bus ibridi. Nel 2018 sono stati immessi su strada 25 bus elettrici e 27 ibridi, mentre entro la primavera verrà assegnata la gara da 250 nuovi mezzi, con la consegna dei primi 80 tram e 80 nuovi filobus. In pratica: alla fine del 2030, il diesel scomparirà completamente dalla flotta, che sarà composta da 1200 bus elettrici.
Per quanto riguarda i depositi quello nuovo sotterraneo sarà in viale Liguria all'angolo con il parco delle Culture, tre saranno convertiti, mentre quello di San Donato sarà ampliato e rifornito dei sistemi di ricarica.
Gli effetti dell'operazione green si percepiranno «a naso». Già dal 2020, la municipalizzata vedrà una riduzione del consumo di gasolio pari a circa 6 milioni di litri l'anno e una corrispondente minor produzione di anidride carbonica pari a circa 15mila tonnellate all'anno per i mezzi su gomma.
A fine di quell'anno, infatti, la flotta sarà dotata di 200 bus elettrici e 270 bus ibridi.Per il 2030, invece, i 1300 bus elettrici consumeranno 30 milioni di litri all'anno in meno di gasolio, parallelamente la produzione di anidride carbonica si ridurrà di quasi 75mila tonnellate l'anno.
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