Cronaca locale

Milano, un voto che vale doppio: ministri in campo con la Moratti

Anche i ministri Pdl faranno campagna per sostenere il sindaco. Gelmini: "Dopo le turbolenze romane è la sfida più importante"

Milano, un voto che vale doppio: 
ministri in campo con la Moratti

Non basta vincere. "A Milano bisogna stravincere, è la battaglia più importante". Il ministro Mariastella Gelmini al vertice tra sindaco e Pdl ieri a Palazzo Marino ha richiamato colonnelli e rappresentanti locali del partito a serrare i ranghi per una campagna elettorale tosta, perchè "vincere molto bene nel capoluogo lombardo dopo mesi di polemiche a livello nazionale vuol dire confermare il buongoverno del Pdl, il contrario vorrebbe dire che ha avuto successo il logoramento". Ecco perchè ogni settimana si riunirà il "tavolo Milano" e anche ministri ed esponenti nazionali sono pronti a scendere attivamente in campo per sostenere la campagna di Letizia Moratti. Anche se, osservano alcuni dei partecipanti all’incontro, la compattezza deve essere ricucita soprattutto tra i vertici delle istituzioni locali. I continui litigi su Expo (e non solo) tra il sindaco e il governatore Roberto Formigoni non sono certamente uno spot per il Moratti bis. Alla riunione durata più di tre ore - prima allargata e poi ristretta tra il sindaco, la Gelmini, i commissari cittadini Maurizio Lupi e Luigi Casero - hanno preso parte il coordinatore regionale Guido Podestà, il vicesindaco Riccardo De Corato, il capodelegazione Giovanni Terzi, il capogruppo Giulio Gallera, i consiglieri Carlo Fidanza, Marco Osnato, Manfredi Palmeri, Armando Vagliati, Michele Mardegan e l’assessore della Lista Moratti Mariolina Moioli.
L’ipotesi di un vicesindaco alla Lega nel 2011 non è stata affrontata al tavolo, anche se Podestà "a livello personale" ammette di "non poterlo escludere a priori, dipenderà poi anche dai risultati. Ci sono peraltro posizioni significative insieme a quella del vicesindaco: alcuni assessorati di grande rilievo o la presidenza del consiglio". Il sindaco ha preso nota delle proteste dei consiglieri sull’atteggiamento di continua rottura della Lega con la maggioranza anche su provvedimenti condivisi, da ultimo le ordinanze sul coprifuoco. Anche se da gennaio potrebbero arrivare gli "sconti" per i commercianti italiani. E Fidanza invita la Lega a "dichiarare archiviata la boutade di Bossi su una propria candidatura" e "sedersi al tavolo per condividere le priorità di fine mandato e il programma del 2011. Ma parlare di ticket Pdl-Lega è prematuro". La Gelmini ha osservato invece che caricare i toni per fare concorrenza ai lumbard, come hanno fatto esponenti del Pdl nel caso rom, con attacchi anche duri alla Curia, "rischia di farci perdere il sostegno dell’elettorato cattolico moderato".
Sul tema finiani: Podestà, Lupi e Gallera ribadiscono che "c’è un patto con gli elettori, andiamo avanti a governare oltre che con la Lega, con l’Udc e Fli come è giusto che sia" e aprono alla possibilità di "un’alleanza ampia anche per il 2011". La componente ex An chiede una coalizione allargata solo "su basi chiare, senza che i finiani alzino i toni e giochino a fare una "Lega 2" senza averne il peso". Il sindaco si impegnato a una campagna nei quartieri con gli esponenti comunali e i consiglieri di zona. Sui lavori d’aula, l’invito è a serrare le fila su Fondazione Arcimboldi, bilancio e Pgt. Per contenere i mal di pancia dei consiglieri, Podestà apre alla riconferma automatica per tutti nella lista elettorale del Pdl, offrendo alternative a chi non verrà ricandidato.

Osnato frena: "Fissiamo dei limiti".

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