LE MOSSE DELLA POLITICA

Dopo la polemica sulle griffe in Galleria e sul via libera alla linea 4 del metrò, Basilio Rizzo torna a litigare con il Pd. E a mettere il sindaco tra due fuochi. Il presidente dell'aula, esponente della Sinistra x Pisapia, è tra i promotori con Vittorio Agnoletto, Moni Ovadia e altri movimenti No-Expo di un convegno che si terrà il 7 febbraio in Sala Alessi a Palazzo Marino. Un annuncio che avviene a pochi giorni dalla decisione del rettore Vago (condivisa dal sindaco) di chiudere l'Università Statale due giorni per impedire l'occupazione da parte dei centri sociali per un vertice contro l'Esposizione. Ma soprattutto, il convegno si terrà lo stesso giorno in cui il premier Matteo Renzi parteciperà al «Tavolo delle idee per Expo» all'Hangar Bicocca. Una provocazione che ha ricevuto la dura reazione del Pd. «Expo - ha criticato il segretario metropolitano Pietro Bussolati - è un evento troppo importante perché venga sottoposto a tutte le strumentalizzazioni di parte. Come non è consentito appropriarsene per un convegno come quello della Regione sulla famiglia, allo stesso modo Expo non può servire da campagna elettorale. Rizzo farebbe bene a rispettare il ruolo super partes di presidente del Consiglio». Si smarca l'assessore Pd Pierfrancesco Majorino: «Non vedo lo scandalo, non bisogna avere paura del confronto».

Ieri Rizzo ha inviato al sindaco formale richiesta per la sala Alessi. «Adesso spetta a Pisapia controfirmare, deve dire se è d'accordo o no sul convegno» pungola il consigliere Fdi Riccardo De Corato. Lo staff del sindaco precisa che in questi anni la sala è stata concessa ad ogni gruppo consiliare che ne abbia fatto richiesta, a prescindere dalla condivisione o meno del tema. Dunque, non sarà negata nemmeno agli Expo-scettici.

Per la coordinatrice regionale di Fi Mariastella Gelmini la sinistra milanese «è in uno stato confusionale che rischia di mandare in cortocircuito Expo. Che il Comune, socio fondatore, conceda la sede a un convegno dal titolo “Nutrire il pianeta o nutrire le multinazionali?” lascia sbigottiti».