Multe false per "sosta pericolosa". Si tratta dell'ultima trovata di un falsario - probabilmente coadiuvato da uno o più complici - che, proprio in queste ore, sta tappezzando decine di auto parcheggiate in zona Segrate (Milano 2) con contravvenzioni fittizie.
"Attenzione, è una truffa". A mettere in guardia i cittadini ci ha pensato la Polizia Locale di Segrate che, con un post pubblicato su Facebook, ha svelato l'imbroglio spiegando che "non si tratta di multe elevate dal nostro personale". Lo scritto è corredato di un'immagine dove si ravvede la riproduzione della sanzione farlocca, stampata su un bollettino postale ordinario in cui si evidenziano la causale del contributo - Multa sosta pericolosa - e la cifra da esborsare dal presunto contravventore (nel caso in esempio è di 175 euro). Non manca, in conclusione, il codice IBAN per poter effettuare il bonifico all'erogatore. Insomma, una truffa messa in atto con tutti i crismi.
"Sono state trovate, su alcuni veicoli, delle multe come nella foto allegata. - si legge nel post – Non si tratta di multe elevate dal nostro personale ma sono delle MULTE FALSE. Vi preghiamo di segnalare o riconsegnare al nostro Comando eventuali multe uguali a quelle delle foto". Ma da cosa è intuibile che si tratti di un raggiro bello e buono? La risposta è presto detta.
Di norma, le infrazioni stradali vengono immediatamente contestate al conducente dell'auto all'atto dell'infrazione. Ovviamente, fa eccezione il caso del divieto di sosta in cui, cioè, l'automobilista non è presente a bordo della vettura. In suddetta ipotesi, il poliziotto della municipale verbalizza una "contestazione differita", in carta semplice (il classico "foglietto", per intenderci), su cui annota il numero dell'articolo del Codice della strada violato, data, località, ora della violazione, tipo di veicolo con numero di targa e l'importo previsto per il genere di trasgressione. La copia viene apposta sul parabrezza - solitamente al di sotto dei tergicristalli - ma è solo dal momento della notifica a casa che decorre il termine per provvedere al pagamento: 5 giorni per pagare con lo sconto del 30% e 60 per pagare in misura ridotta.
Sarà solo a partire da quel momento che il contravventore, nell'eventualità in cui non decidesse di presentare ricorso al Giudice di Pace, dovrà recarsi in posta e compilare un bollettino postale di proprio pugno per provvedere all'adempimento. La sanzione prevista per l'infrazione del divieto di sosta può variare dai 24 ai 335 euro.
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