Era stato un incontro Expo e la grave situazione del Bilanci comunale. Giuliano Pisapia il 12 luglio aveva parlato per un'ora a porte chiuse al Quirinale con il presidente della Repubblica. Ma secondo indiscrezioni, Giorgio Napolitano in quell'occasione avrebbe tirato fuori anche l'argomento Davide Corritore. Non del tutto slegato al problema dei conti in Comune, visto che si parlava di un nuovo ruolo in Comune per l'ex direttore generale sostituito dal 15 luglio da Giuseppe Tomarchio, ma i vincoli del patto di stabilità non consentono l'assunzione di nuovi manager. Napolitano, da buon comunista, avrebbe fatto quella che si dice una «raccomandazione» al contrario. Ora che Corritore è a spasso, più o meno le parole, potremmo chiamarlo a Roma. Tradotto: come fai tu a scaricarlo?. E Pisapia avrebbe prontamente chiarito che il suo ex dg non è disponibile, avrà presto un nuovo incarico di prestigio in Comune. Forse a ottobre, quando sarà approvato il Bilancio e il sindaco potrebbe creare quel ruolo da supermanager delle partecipare che sembrava pronto per Corritore. E potrebbe seguire la partita delicata sui derivati aperta con la delibera approvata un mese fa (il Comune potrebbe monetizzare vecchi mutui). Tempo al tempo.
Fuori dal Palazzo Corritore non è rimasto con le mani in mano ma è tornato a «praticare» la politica. Ex consigliere Pd, tra i coordinatori prima della campagna di Stefano Boeri per le primarie e poi per Pisapia sindaco, tra i lettiani della prima ora, si è spostato sul fronte dei renziani.
Napolitano «raccomanda» Corritore a Pisapia
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