"Niente luna park al Sempione", la giunta fa infuriare i giostrai

"Niente luna park al Sempione", la giunta fa infuriare i giostrai

Lunedì protesteranno davanti a Palazzo Marino perché «a questo punto l'unico che può salvare ancora per un anno il luna park del Carnevale al parco Sempione è il sindaco, speriamo si renda conto che 300 addetti sono già sul lastrico dopo due anni di pandemia». I giostrai del «Luna park meneghino», che ha oltre un secolo di storia e ogni anno accoglie al Sempione fino a 150mila persone su 60 attrazioni, hanno perso la pazienza dopo l'ultimo incontro ieri con gli assessori allo Sport Martina Riva, al Verde Elena Grandi e al Commercio Alessia Cappello. Proprio la Grandi, ambientalista, dal Municipio 1 ha contestato per anni l'ok da parte delle giunte Pd.

Normalmente l'evento partiva a inizio febbraio e finiva a metà marzo, accompagnava il carnevale ambrosiano. «Già si tratterebbe ormai di poche settimane, ci diano l'ok per l'ultima volta e ragioniamo su un'alternativa seria dal 2023» chiede il portavoce Amedeo Zanetti. Quelle messe sul piatto sono state rispedite al mittente. La prima, spacchettare l'evento in 4 o 5 location, da Quarto Oggiaro al Corvetto. «La nostra forza è presentare le attrazioni in un'unico luogo» spiega. La seconda: il Portello, ma l'area non era idonea. E ieri la giunta ha proposto l'area parcheggio di Cascina Gobba, dal primo aprile, «si sono inventati che a Milano i luna park saranno vietati fino alla fine dello stato di emergenza, quando stanno lavorando in tutta Italia». E Cascina Gobba «è una landa desolata a 2 km da un fiore all'occhiello come il luna park dell'Idroscalo, vogliono farci morire di fame». Una riunione tesa. L'assessore Martina Riva assicura che la giunta «crede nel valore del luna park e intende sostenerlo ma a Milano non c'è solo il centro.

Non possiamo solo parlare di policentrismo. Serve un'area di 5mila mq che sopporti carichi pesanti. Le opzioni i parchi e alcune zone fuori dal centro come Cascina Gobba, ben collegata grazie al metrò». La Grandi aggiunge che «la delicatezza dei parchi storici fa si che non siano più in grado di reggere all'impatto di eventi con mezzi e strutture pesanti».

Il consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi lunedì sarà in piazza: «Il Comune mortifica una categoria che da 2 anni paga più di altre la crisi, 300 lavoratori che meritano rispetto. Rifiutare l'ok per un anno è uno schiaffo».

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