Snellire la burocrazia edilizia per avere regole che vadano di pari passo con lo sviluppo della città. Per evitare di arrivare ad avere il via libera alla costruzione di unopera addirittura tre anni dopo la progettazione della stessa, quando questa rischia ormai di non avere più senso. È a questo livello che lassessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli vuole intervenire con maggior impegno e attenzione. «Cè una città della Norvegia - esordisce celando un filo di invidia - che ha un regolamento edilizio di sole due pagine. È impensabile che Milano possa arrivare a tanto, ma cè un evidente bisogno di semplificare le normative». Un processo di revisione alla quale lintera popolazione è chiamata a partecipare attivamente: la rivisitazione del Regolamento edilizio e del Documento di inquadramento - datati rispettivamente 1999 e 2000 - sono infatti ancora solamente delle bozze in fase di lavorazione. Un «work in progress» che durerà lintera estate quando si aprirà il dibattito con le istituzioni, gli operatori del settore e i cittadini; lautunno prossimo si arriverà quindi alla stesura definitiva delle nuove delibere.
I punti salienti della bozza? Regolamentazione dei loft - argomento su cui lassessore Masseroli vuole intervenire con maggiore attenzione - incentivi alle residenze di disabili, premi agli interventi architettonici ecocompatibili, istituzione dei una nuova commissione per il paesaggio a cui affidarsi per le autorizzazioni a costruire e incentivazione a articolare lofferta residenziale offrendo un mix abitativo funzionale. Il tutto senza tralasciare il fatto che «vogliamo edificare in altezza», partendo dal presupposto che a una città più abitata corrisponde una sostanziale riduzione del traffico in entrata.
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