Ci sono circa duecento persone alla partenza della fiaccolata di via Pareto, ieri sera. Sono gli abitanti della zona 8, stanchi e impauriti di dover subire in silenzio. Da mesi, infatti, si sentono sotto un fuoco incrociato di rapine, molestie e intrusioni nelle loro case o in strada. Dicono che il problema è cominciato dalla scorsa primavera. Da quando, cioè, negli stabilimenti abbandonati di Italmondo e di Finmeccanica, in via Brunetti e in via Montefeltro, si sono accampati numerosi rom e vagabondi di diversa provenienza, anche italiani. Secondo la polizia si tratta di circa trecento persone. Da settembre il problema è arrivato a un punto tale che sono stati contati, in media, tre episodi a settimana. Proprio ieri, in tempo per salutare i manifestanti, è tornata a casa una signora che è stata ricoverata in ospedale per aver rischiato un infarto: due rapinatori sono entrati nel suo negozio, e mentre uno prendeva i soldi dalla cassa, l'altro le si era avventato contro tappandole occhi e bocca. Dall'assessorato all'Urbanistica, la cui titolare è Ada Lucia De Cesaris, fanno sapere che i proprietari degli stabilimenti occupati hanno inoltrato la richiesta di sgombero. Entro metà novembre, dunque, gli occupanti dovranno lasciare spazio alle ruspe e trovare insieme a loro una soluzione abitativa.
Ma forse questo non basta a tranquillizzare la gente accorsa alla richiesta di reazione dei comitati di Certosa Garegnano, Lago dei tigli e Petrarca. Troppo pochi i casi denunciati finora, neanche una cinquantina, e per questo forse il problema va al di là del ponte dell'autostrada.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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