Oltre 7 milanesi su 10 ai seggi E Sala ora aspetta la pagella

Affluenza alta nonostante le code. Boom in centro Il sindaco: «È un giudizio anche su di me, vediamo»

Oltre 7 milanesi su 10 ai seggi E Sala ora aspetta la pagella

«Scene da Titanic. Cittadini costretti a file interminabili. Procedure da terzo mondo. Vergognoso». Il presidente del Municipio 7 Marco Bestetti sintetizza bene su Facebook il pensiero e le battute circolate ieri dalle 7 alle 23 (e oltre) ai seggi milanesi. Oltre un'ora di coda per votare, poliziotti impegnati a dirottare il traffico di gente tra le sezioni, gente che ha abbandonato le speranze o è tornata anche due o tre volte ai seggi. Un gran caos insomma, da via della Commenda in centro a Famagosta o Quinto Cagnino. Il meccanismo dei bollini anti frode sulle schede delle Politiche ha inceppato il meccanismo oliato della macchina elettorale. A metà pomeriggio il Comune ha diffuso sui social l'appello a non recarsi all'ultimo ai seggi: «Andate a votare in largo anticipo. La collaborazione dei cittadini è fondamentale per consentire un rapido avvio delle operazioni di spoglio». La voglia di partecipare ha comunque battuto i disagi. L'affluenza in città è arrivata al 73,2% per la Camera e al 68,3% per le Regionali (il dato è più basso perchè i milanesi iscritti all'Aire, l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero, dovevano rientrare in Lombardia per esprimere la preferenza, impossibile votare presso i Consolati).

Prendendo in considerazione le schede per la Camera, alle 12 si era già recato alle urne il 18,44% del corpo elettorale, salito al 58,68 alle 19 (il 60,3%% considerando tutta la provincia) e infine al 73,2 (il 77% in tutta l'area metropolitana). La partecipazione più massiccia si registra in centro (Municipio 1) con oltre il 76% al voto e nel Municipio 3 (75%), fanalino di coda il Municipi 6 poco sopra il 71%.

L'affluenza era già stata alta al Referendum per la riforma costituzionale del 4 dicembre 2016 (dove a Milano, in controtendenza rispetto al Paese, aveva vinto il sì): in città il 71,7% aveva partecipato al voto, il 73,18 in tutta la provincia e il 75% tenendo in considerazione tutta la Lombardia. Alle ore 19 ieri era invece già stato superato il deludente dato dell'affluenza per il primo turno delle Comunali 2016, il ballottaggio tra Beppe Sala e Stefano Parisi fu deciso dal 54,6% dei milanesi aventi diritto al voto, la vittoria dell'ex commissario Expo due settimane dopo solo dal 51,8%. Rispetto alle Politiche del 2013 invece si registrano quattro punti in meno, l'affluenza fu addirittura del 77%, anche se allora si votò in due giornate.

E anche al sindaco è toccata mezz'ora di coda alla sezione 512 del liceo Parini. Si è presentato alle 11 punto e si è messo in fila, scambiando battute e facendo foto con i presenti, soprattutto anziani, tra questi un quasi centenario, Pio Bruni, che spegnerà la candelina numero 100 ad agosto. «Mi dicono che l'affluenza è buona, già quello sarebbe un risultato importante» ha ammesso Sala. Sono elezioni molto sentite, da noi ovviamente si raddoppia, Politiche e Regionali».

Il risultato in città potrebbe essere letto anche come un tagliando alla giunta Sala? «Forse un pò sì, da questi punto di vista sono speranzoso - azzarda Sala -, anche se sono cosciente di come è la situazione, con le forze politiche che tutte hanno un seguito, molto diviso. Ma penso di sì, vediamo cosa succede».

In Lombardia ha partecipato al voto quasi l'ottanta per cento del corpo elettorale (77,93%), con picchi a Bergamo, Brescia e Monza Brianza, men partecipazione a Sondrio e Varese.

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