Cronaca locale

Al Pacta quattro thriller per bambini. Pinocchio di Latella torna allo Strehler

Il Carcano punta su Molière con Solfrizzi, «Il Borghese gentiluomo»

Al Pacta quattro thriller per bambini. Pinocchio di Latella torna allo Strehler

Cominciamo il nostro giro tra le proposte teatrali del weekend con uno spettacolo a misura di bambino: Non mi fai paura?! domenica pomeriggio al Pacta Salone di via Ulisse Dini. Quattro storie di maestri dell'inquietudine (Poe, Lytton, Price e Hawthorne) adattate ai bambini dai 6 anni: perché la paura, si sa, aiuta crescere. Lo spettacolo, della rassegna «Parapiglia TeatroInFamiglia», è un reading con voce di Alessandro Pazzi e disegni di Lorenzo Vergani. Storia erroneamente confinata alla letteratura per ragazzi è invece Pinocchio, fino al 18 novembre allo Strehler. Opera investigata con mille lenti critiche e adottata da teatro, fumetti e cinema, la vediamo nella prima regia di Antonio Latella per il Piccolo. Lo spettacolo è stato in scena lo scorso gennaio, e non si può dire che le critiche siano state plaudenti. La verità del burattino bugiardo sarà la magia del teatro a svelarla? Da Collodi a Molière, gigante del teatro secentesco, non solo francese. Al Carcano va in scena, fino al 19 novembre, Il borghese gentiluomo, interpretato da Emilio Solfrizzi, regia di Armando Pugliese. Quando vediamo un arricchito, un uomo che usa ogni mezzo per scalare i gradini della società, ma resta sempre nei bassifondi della sua ignoranza, vediamo il borghese di questa farsa immortale. Con Solfrizzi, strepitoso Monsieur Jourdain, in scena 11 attori, che incarnano il caravanserraglio di personaggi intenti a spolpare l'aspirante nobile. Il Maestro e Margherita, capolavoro di Bulgakov, pubblicato solo dopo la morte dello scrittore, è stato diviso in tre lavori teatrali, in scena allo Spazio Banterle, casa de Gli Incamminati. Fino al 12, vedremo il primo, Voland, seguiranno Pilato e Gli amanti. In una metropoli del nostro tempo (Milano), non la Mosca sovietica dell'originale, arriva Satana, impersonificato dall'alchimista Voland. Una forza maligna che porta l'esistente verso la catastrofe; ma anche Satana ha un cuore, che si scioglie davanti alla storia d'amore tra il Maestro e Margherita. In scena Mario Cei e Federica D'Angelo, drammaturgia Fabrizio Sinisi, regia Paolo Bignamini (suo il progetto, con Gabriele Allevi). Ultima replica, sabato 11, di La telefonista, atto unico e mai rappresentato che Dino Buzzati scrisse nel 1964, e vide la stampa nel 2006, per l'attrice Laura Adani. Va in scena all'Alta Luce Teatro, Alzaia Naviglio Grande 192.

La telefonista qui è Antonella Morassutti (regia Riccardo Ricci); da un grande albergo, mentre smista telefonate per gli ospiti che vanno e vengono, cerca di mettere insieme, dalla cornetta, i frammenti di un discorso amoroso con il suo fidanzato.

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