Sabrina CottoneÈ molto stimato ma non ancora altrettanto popolare. Così Stefano Parisi presenterà se stesso, dirà chi è, da dove arriva, perché ha accettato di fare il candidato sindaco, qual è la sua visione di città. Accadrà domani mattina nella sede della Stampa Estera. Ma l'aspetto che colpisce l'immaginazione è anche un altro, ovvero l'unione del centrodestra che si ritrova intorno al candidato sindaco. Con Parisi saranno presenti i rappresentanti della coalizione che lo sostiene: Mariastella Gelmini per Forza Italia, Matteo Salvini per la Lega, Maurizio Lupi per Ncd- Area popolare e Ignazio La Russa per Fratelli d'Italia.Non sarà una photo opportunity, ma il segnale di una compattezza ritrovata e anche dell'intenzione di spendersi in prima persona in campagna elettorale. È stato il candidato sindaco, Stefano Parisi, a chiedere ai leader dei partiti di candidarsi come capolista, proprio per dare una valenza politica forte: voto amministrativo per Milano, ma anche voto che vuole segnare una svolta di carattere più ampio, con ripercussioni su presente e futuro della coalizione. Parisi si candiderà con Forza Italia e non con una lista civica espressione della società civile. La lista civica a sostegno del sindaco, infatti, non avrà il nome di Parisi. Domani sera, poi, Parisi, Salvini, Gelmini, Lupi, La Russa si vedranno a cena a «Gli Orti di Leonardo», ristorante alle Stelline tradizionale luogo di incontri e accordi politici.Il segretario della Lega sarà alla guida della lista del Carroccio: di più, ha dato disponibilità a far parte della giunta. Forza Italia sarà quasi certamente guidata da Mariastella Gelmini. Il naturale numero uno, come in passato, sarebbe stato Silvio Berlusconi, che però come è noto non può candidarsi. L'idea di lasciare bianco il posto del capolista, simbolicamente forte, è però inapplicabile. Si chiamerà «Milano popolare» la lista di Ncd guidata da Maurizio Lupi, così come si attende Ignazio La Russa come testa di serie di Fratelli d'Italia. Una compattezza quasi sorprendente, quella tra i partiti che compongono il tradizionale centrodestra, dopo mesi e anzi anni di conflitti, soprattutto tra Ncd e Lega.«Non c'è alcun problema tra alleati. C'è un grande impegno e ogni partito deve fare la sua parte» dice Mariastella Gelmini, pontiera che da tempo lavora all'intesa. Mostra soddisfazione: «L'unità del centrodestra riparte da Milano, per riconquistare la città da cui passa il futuro del Paese.
Un elemento importante sarà l'impegno diretto di Silvio Berlusconi in campagna elettorale: è certo che non si risparmierà. E poi ci saranno moltissimi giovani». Come spiega ancora Gelmini, è stato Stefano Parisi a chiedere anche un dream team, ragazzi senza tessera di partito, che possano impegnarsi in campagna elettorale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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