Centomila volantini e un centinaio di volontari per infilarli nelle cassette della posta, oltre 50 banchetti nelle piazze e nei mercati, manifesti affissi in città. Parte l«Operazione verità sul Bilancio di Pisapia». Quello comunale, che sarà votato entro fine mese e prevede rispetto allanno scorso 320 milioni in più di tasse ma anche 215 milioni di spese in più, «quindi zero tagli agli sprechi». Ma anche il primo bilancio dopo un anno di giunta arancione: aumento del 50% sul biglietto Atm, stangata Cosap, introduzione dellIrpef che «dal 2013 - sottolinea il coordinatore regionale Mario Mantovani - sopra un certo reddito addirittura quadruplicherà», poi Area C, abolizione dei militari in periferia, aumento delle occupazioni abusive. Il coordinatore cittadino Giulio Gallera assicura che sarà «una campagna a tappeto» perchè «è doveroso illustrare ai milanesi gli sprechi della giunta». Due esempi? «Duecentomila euro per la mostra su Dario Fo, supporter di Pisapia in campagna elettorale, 10 milioni a MilanoSport dove ha piazzato ai vertici gli amici di Milly Moratti». Mantovani affibbia alla sinistra «lo slogan spremiamo Milano, la faranno diventare capitale delle tasse». Il Pdl a Roma sostiene Monti e «ci assumiamo la responsabilità di aver votato lImu, ma nel 2013 quando torneremo al governo provvederemo a toglierla sulla prima casa, è già il nostro impegno». Ma «nei Comuni amministrati dal Pdl chiediamo di tenerla al minimo sulla prima casa e non appesantire sugli altri immobili, offrire tutela ad anziani in casa di riposo, genitori separati. A Milano non è previsto e i commerciati pagheranno laliquota massima quando bisogno aiutare il rilancio delleconomia».
Tra gli sprechi lex ministro Ignazio La Russa cita i due milioni assegnati al festival Mi-To, e attacca frontalmente il presidente Francesco Micheli che «ha pietito contributi dal centrodestra per anni, e glieli abbiamo anche dati erano anni di vacche grasse ma quando ha capito che Pisapia poteva vincere si è schierato come un tappetino con interventi a favore della sinistra che contestava i soldi per Mi-To quando li davamo noi. Adesso tutti zitti, si è creato lasse Micheli-Pisapia e vengono dati fondi anche se i tempi sono cambiati e i Comuni devono tirare la cinghia». Cera anche lex assessore al Bilancio della giunta Moratti ieri a Palazzo Marino, e anche lui sottolinea il cambio del vento tra i politici del centrosinistra che facevano opposizione fino allo scorso mandato «criticandoci pesantemete se vendevamo i gioielli di famiglia». La giunta Pisapia invece «fa il doppio gioco, svende aeroporti e Galleria ma alza anche le tasse, noi vendevamo per fare gli investimenti senza aumentare le imposte». E si domanda come mai la spesa è aumentata di 107 milioni rispetto al preventivo 2011 «se nel frattempo si sono ridotti da 16 a 12 gli assessorati, il 25% in meno poteva corrispondere almeno ad un 6% in meno della spesa, 70-80 milioni di euro».
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