Cronaca locale

Preghiere, rituali e violenza Ecco i segreti dei Trinitarios

Chi sono i criminali nel mirino della polizia

Preghiere, rituali e violenza Ecco i segreti dei Trinitarios

E se i Trinitarios fossero davvero la gang domenicana responsabile dell'agguato mortale di sabato sera in piazzale Loreto? Cerchiamo di sapere qualcosa di più di loro.

Alzando contemporaneamente per aria il pollice, l'indice e il medio della mano per indicare il loro credo «Dio, Patria e Libertà!» i Trinitarios, nascono dal sistema carcerario newyorkese, grazie al fondatore Julio Caballo Gana, per proteggere i detenuti dominicani dalle altre bande. A Santo Domingo, la loro patria, costituiscono l'organizzazione criminale più potente. Sono infatti i principali detentori del malaffare criminale, soprattutto nel campo dello spaccio di cocaina, dello sfruttamento della prostituzione e delle estorsioni. Tra le pandillas in Usa sono forse i più pericolosi, molto diffusi in particolare sulla East Coast, in particolare a New York e nel New Jersey.

In Europa si sono radicati abbastanza. Su Milano le bande dei Trinitarios - sempre gruppi di piccole dimensioni (nella nostra città sono numericamente i più esigui tra le gang latine) che storicamente si riunivano tra il Bonola e Lampugnano, in particolare nella piazza di Santa Maria Nascente e intorno alla fermata del metrò «QT8» per spacciare stupefacenti anche allo scopo, come i Barrio 18 - di far soldi per mantenere la banda. Ora non si esclude abbiano individuato un nuovo punto d'incontro nella casba multietnica di via Padova, «liberata» come il Parco Trotter, dal predominio dei Barrio 18 grazie alla polizia che ha smantellato la banda.

I Trinitario - giovani uomini tra i 30 e i 35 anni - sono i più strutturati, con un'origine criminale più solida, un senso di appartenenza molto forte e, di conseguenza, con una precisa mentalità da delinquenti. Spesso si tratta di uomini (le donne gravitano solo ai margini di queste bande, ndr) che vengono direttamente da Santo Domingo, non sono nati qui e quindi arrivano già con il marchio dei Trinitarios. Inoltre di solito la comunità dominicana a cui appartengono non ha rivalità interne alla comunità. Fatto che contribuisce a rendere quelli che scelgono di fare i pandilleros meno disgregati o alienati ad esempio dei salvadoregni. Che, anche all'interno della loro comunità - dove provano un senso di appartenenza solo se fanno parte di una banda criminale - si devono guardare le spalle da chi appartiene al Barrio 18 o all'MS13 e si odiano, indipendentemente dal fatto di essere tutti salvadoregni.

Sotto la Madonnina i Trinitarios - che hanno come grandi rivali i peruviani Comando dal 2011, quando i sudamericani uccisero il dominicano Bautista Solis detto «Junior») - sono stati smantellati dalla squadra mobile il primo luglio 2014, quando vennero arrestate in tutto 15 persone, tutti dominicani (tra cui anche il capo, Jonathan Paniagua De La Rosa) con accuse che vanno dall'associazione a delinquere, tentato omicidio, rapina a mano armata, spaccio, lesioni personali e detenzione e porto di machete, pugnali e pistole.

Durante questa inchiesta vennero catturati anche altri due di loro che, il 16 settembre 2012, a Pavia, avevano sparato alle gambe a un marocchino che aveva della cocaina da smerciare.

Vennero sequestrate arma, un etto di cocaina tra cui i segni di appartenenza, tra cui lo statuto della banda, nel quale ci sono tutte le regole che gli appartenenti ai Trinitarios devono seguire pedissequamente.

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