Era il fiore all'occhiello del Comune nel campo della istruzione: la scuola media Manzoni, l'unica gestita direttamente dal municipio, e difesa a spada tratta contro le minacce di tagli e chiusure. Anche per questo Palazzo Marino ha deciso di scendere in campo contro i professori che con il loro comportamento inqualificabile hanno macchiato l'immagine della scuola: il docente di storia dell'arte Maurizio Minora, arrestato per una lunga serie di abusi sessuali ai danni delle studentesse, e i colleghi che lo hanno coperto pur conoscendo bene le sue inclinazioni e i suoi comportamenti. La giunta comunale ha deliberato di costituirsi parte civile nel processo a carico di Minora e della sua collega I.R., in fase di udienza preliminare. Al professore Minora e alla sua collega il Comune intende chiedere in caso di condanna il risarcimento dei danni «patrimoniali e non patrimoniali (morali e all'immagine» causati con il loro comportamento.
Minora venne arrestato nel giugno dello scorso anno, dopo che nel corso di un laboratorio teatrale una studentessa aveva reso noto quanto accadeva durante le lezioni, con il prof che allungava le mani sulle cosce e sui seni delle ragazze ad ogni occasione.
Le accuse della ragazza erano state confermate dai filmati realizzati
dalla polizia locale. E nel corso dell'indagine era emerso che almeno altri tre docenti, tra cui la preside, sapevano. «Si sa benissimo che Minora è pedofilo», dicevano al telefono. Un «comportamento omertoso» per il pm.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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