Sessanta pellicole dedicate alla Grande Guerra. Ci sono filmini in bianco e nero, girati al fronte con i pochi mezzi consentiti, come quelli realizzati dal milanese Luca Comerio sull'Adamello, in cui le truppe italiane affondano i loro scarponi nella neve, e poi pellicole epiche e internazionali come «Orizzonti di gloria» di Stanley Kubrick. Fino al 30 luglio la Fondazione Cineteca Italiana e Gallerie d'Italia, il polo museale di Intesa Sanpaolo, presentano una rassegna cinematografica che in preparazione all'ampia retrospettiva artistica «La Grande Guerra. Arte e artisti al fronte che inaugurerà ad aprile intende ricordare i cento anni dell'entrata in guerra dell'Italia nel corso del primo conflitto mondiale. La rassegna è scandita in tre sezioni: la prima è dedicata ai film e ai documentari d'archivio, opere storiche provenienti dai depositi della Cineteca Italiana realizzate negli anni del conflitto, in bianco e nero e spesso mute. Si tratta di film rarissimi, che è difficile scovare anche nelle retrospettive d'autore perché le pellicole sono delicate e hanno richiesto un accurato restauro: sono circa una ventina le proiezioni di questa sezione, e comprendono spezzoni come l' «Azione della R. Marina nel golfo di Trieste», realizzato dal Ministero della Marina nel 1917, filmato che mette in scena le celebri imprese del comandante Luigi Rizzo e che presenta un'incredibile peculiarità: alla fine del film è possibile vedere la bandiera italiana colorata a mano sulla pellicola. Ci sono poi filmati molto significativi, realizzati con grande coraggio e a prezzo di tanta fatica da Luca Comerio, un autentico pioniere del cinema, accostato per fama ai fratelli Lumière. Comerio seguì al fronte le truppe italiane, quasi come un novello cameraman embedded e le sue riprese ci restituiscono immagini ricche di fascino e di emozione, oltre ad essere preziosi documenti storici. La seconda sezione della rassegna comprende otto capolavori del muto, tra cui tre pezzi da novanta della storia del cinema italiano tra cui «Assunta Spina» di Gustavo Serena, «Rapsodia satanica» di Nino Oxilia e «Cenere» di Fabio Mari, pellicole con protagoniste le fascinose dive dell'epoca come Eleonora Duse. Che cosa c'entrano con la guerra? E' vero, non sono film sul tema, ma danno il senso del livello di produzione del nostro cinema negli anni tra il 1915 e il 1980; soprattutto, dimostrano quanto in quel periodo ci fosse bisogno di evasione, bellezza e amore almeno nel buio delle sale di proiezione. La terza e ultima sezione, con una trentina di titoli, è dedicata invece ai lungometraggi sonori firmati da maestri del cinema quali John Ford, John Huston, Steve Spielberg, Ermanno Olmi, Mario Monicelli e il recentemente scomparso Francesco Rosi.
I film sono proiettati tutte le domeniche pomeriggio alle 15 e giovedì sera alle 19 (il programma completo è su www.cinetecamilano.it , infoline:02.87242114) e, cosa non meno importante, tutti le proiezioni sono gratuite.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.