Val Susa, speronò moto dopo una lite in strada: chiesti 15 anni di carcere

Sono stati richiesti 15 anni di reclusione per il 52enne che travolse e uccise Elisa Ferrero mentre viaggiava in motocicletta con il suo fidanzato su una statale torinese

Val Susa, speronò moto dopo una lite in strada: chiesti 15 anni di carcere

Elisa Ferrero era una ragazza 27enne dottoranda in Medicina che fu travolta e uccisa da un furgone guidato da un 52enne che ha travolto la moto sulla quale viaggiava col fidanzato.

Nonostante l'incidente sia avvenuto a Torino, a Condove, la competenza territoriale è stata spostata a Milano poiché la zia della ragazza morta è vice procuratore nel capoluogo piemontese ed era così nata un'incompatibilità nel giudizio. Sono stati richiesti 15 anni di reclusione per De Giulio, il 52enne che travolse e uccise Elisa a bordo della Ktm guidata dal fidanzato che per lungo tempo è stato ricoverato in gravi condizioni ma che si era comunque salvato nell'impatto. Il furgone, un Ford Transit, prese in pieno la moto e subito dopo secondo un testimone il 52enne dichiarò:"Non mi dispiace per niente". Secondo le consulenze infatti De Giulio non avrebbe agito sul sistema frenante del veicolo né avrebbe provato a deviare la traettoria, volendo colpire di proposito la motocicletta.

Ora sono stati richiesti 15 anni per omicidio stradale.

Elisa Ferrero era originaria di Moncalieri e stava proseguendo il suo percorso di studio cercando di diventare pediatra. Aveva 27 anni ed un brillante futuro da medico davanti.

Un banale litigio finito in tragedia, la ragazza rimasta uccisa

Il conducente del furgone ha sempre negato la

volontà di colpire la moto, dicendo anzi che voleva solamente raggiungerli per poter parlare con loro. Infatti, secondo la sua ricostruzione i due avrebbero urtato uno specchietto del camioncino che il 52enne guidava senza fermarsi né chiedere scusa.

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