Coronavirus

Regione, allarme per gennaio: "È in arrivo la terza ondata"

Respinta la mozione contro Gallera. Ieri 4.048 nuovi casi. A Milano registrati meno contagi rispetto a Varese e a Como

Regione, allarme per gennaio: "È in arrivo la terza ondata"

Nessuna illusione per il futuro: «Probabilmente avremo una terza ondata, arriverà a gennaio. Abbiamo bisogno che le persone in prima linea ritrovino la forza, la motivazione per continuare ad andare avanti a curare le persone che inevitabilmente andranno negli ospedali». Ad annunciarlo è l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, parlando in Consiglio regionale.

Nel corso della discussione sulla mozione del M5s, che chiedeva la «ridefinizione» dei vertici della Sanità lombarda, Gallera aggiunge: «Il tema del contact tracing, della pressione sugli ospedali? Sono saltati in quasi tutte le regioni ed evidentemente anche nella nostra. Ma in questi mesi tante sono le cose che Regione Lombardia ha fatto, poi le possiamo giudicare sufficienti o insufficiente, adeguate o inadeguate, ma non si può non tenere conto delle grandi attività compiute». Ancora: «Oggi siamo in una situazione di forte miglioramento perché Regione Lombardia prima di altri ha con grande velocità assunto delle decisioni impopolari. Il 16 ottobre la prima misura, abbiamo anticipato il Dpcm del governo; il 21 ottobre coprifuoco alle 23 che ha anticipato il provvedimento del governo. Questi provvedimenti, impopolari e difficili, sono stati significativi e determinanti nel tentativo di ridurre una diffusione del virus». Poi la programmazione per il vaccino anti Covid: «La popolazione target individuata» in regione, cui verrà somministrata per prima la dose, «è pari a circa 260mila unità, composta da operatori sanitari delle strutture pubbliche, delle strutture private accreditate e dal personale e ospiti delle Rsa», questo «in linea con quanto indicato dal commissario» Domenico Arcuri. Sul vaccino della Pfizer, l'assessore sottolinea: «Inizialmente abbiamo individuato 205 siti dove è possibile stoccare i vaccini», poi «il governo ci ha chiesto di ridurre da 205 a 66 i punti di stoccaggio in Lombardia, inserendone almeno uno per ogni provincia». Ma al momento non sono state ancora stabilite «date e quantità in consegna» del vaccino. Per quanto riguarda i ritardi nella somministrazione del vaccino anti influenzale Gallera risponde: «Ci sono ritardi in tutta Italia, dovuti ai ritardi delle consegne», inoltre «molte regioni, e ci stiamo approntando a farlo magari anche noi, hanno fatto causa alle ditte che creano questi grossi ritardi». Il Consiglio ha bocciato con voto segreto la mozione contro Gallera. La maggioranza ha respinto il documento in modo compatto: i «no» sono stati 47, mentre i «sì» 31.

Intanto numeri del virus di ieri confermano l'andamento degli ultimi giorni. Sono stati registrati 4.048 nuovi contagi, su 34.811 tamponi, dunque l'11,6 per cento. Due giorni fa i casi erano stati 1.929, ma con molti meno tamponi, il tasso di positività era dell'11,3 per cento. Ieri inoltre la provincia con più contagi non è stata Milano (885, di cui 342 in città) bensì Varese (1.036) e Como (893). In regione sono diminuiti i ricoverati sia nei reparti ordinari (-91) sia nelle terapie intensive (-30). I guariti o dimessi sono stati 8.

174, i decessi di ieri 249.

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