«Riecco i nostri sketch Di nuovo sul palco come ai tempi di Anna»

Il duo Lopez-Solenghi in uno show con tanto di jazz band. E una dedica alla Marchesini

Ferruccio Gattuso

Li vedi, ridi, e ti chiedi quando potrebbe entrare in scena lei. E questo succede non per un prevedibile attacco di nostalgia ma, molto più semplicemente, perché «noi eravamo più di una famiglia: eravamo una persona sola». A dirlo è Tullio Solenghi, ad annuire è Massimo Lopez. A sorridere, da qualche parte, è Anna Marchesini. I due attori tornano sulle scene insieme ed è naturale sentir loro dire che «abbiamo scritto questo spettacolo con Anna a fianco». La ricetta per dare corpo e forma a Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show - in scena fino a domenica 11 novembre al Teatro Manzoni (ore 20.45, domenica ore 15.30, ingresso 31-19 euro, info 02.7636.901) è rimasta la stessa del Trio: «Quel famoso divano, talvolta fisico, altre volte metaforico, dove abbiamo scritto e provato i nostri sketch - spiega Solenghi Uno ha un'idea, la racconta all'altro: se si ride di gusto è fatta. Gli sketch devono essere a prova di bomba».

Scorre così, lo show che segna il ritorno insieme della coppia dopo quindici anni dallo scioglimento ufficiale del Trio: «Nasce tutto come un divertissement, senza un trama convenzionale, giocando tra non-sense e situazioni a scatole cinesi, una porta a quella successiva».

Tra i numeri che si annunciano più attesi c'è quello dei due papi contemporanei Francesco (Lopez) e Ratzinger (Solenghi) -a confronto: «La verità? - commenta divertito Lopez Quel numero spesso lo facciamo schiena contro schiena: è una vecchia storia tra noi, se ci guardiamo vestiti strani cominciamo a ridere. Per portare a casa il numero, siamo costretti a non guardarci». Un altro numero a rischio è quello in cui i due comici si trasformano in Simon & Garfunkel, storica coppia del pop-folk americano. «Trasportiamo la loro relazione in chiave domestica, un po' come si faceva con le nostre parodie delle telenovele in tv». Il non-sense resta uno dei marchi di fabbrica della ditta comica: «Nel 1985, ai tempi del programma tv Fantastico rivela Solenghi ci dissero che eravamo affini ai Monty Pyhton inglesi. Noi però non li conoscevamo. Guardammo una videocassetta e scoprimmo addirittura alcune battute molto simili. Effettivamente, qualche parentela con loro ce l'abbiamo. Ma il nostro non-sense è meno di nicchia: noi restiamo orgogliosamente popolari. Ai nostri spettacoli viene un pubblico trasversale per ceto ed età: nonni, bambini, idraulici, universitari». Alle spalle di Lopez & Solenghi ci sarà anche una jazz band perché la musica si guadagnerà un suo spazio nobile sul palco: «La Jazz Company è un ensemble di grande qualità spiega Lopez Mi accompagnò in uno spettacolo sullo swing che feci anni fa. Perché il jazz? Perché noi ci sentiamo così, con i nostri tempi e controtempi nella comicità, e perché il jazz lo amiamo.

Infine, perché talvolta andiamo d'improvvisazione, navighiamo a vista, proprio come facevamo col Trio». Nello spettacolo non può mancare un tributo ad Anna Marchesini: «Cerchiamo di essere meno retorici possibili conclude Tullio Solenghi Ma è difficile per noi non sentire un fremito».

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