Stati Uniti, Giappone, Brasile, Emirati Arabi. Sono questi i più forti paesi traino, i porta fortuna dell'economia milanese che tra il 2012 e il 2014 potrebbe vedere aumentare del 5,1% le sue esportazioni. I mercati che assorbono con più voracità i prodotti made in Mediolanum non sono i tradizionali dell'Unione Europea, in calo del 4%, ma quelli di tutti gli altri paesi del nostro continente, insieme all'America e all'Asia centrale e orientale, tutti al di sopra del 10%.
Un decimo delle esportazioni meneghine sono assorbite dall'America del Nord e del Sud, che richiede i nostri prodotti con una crescita annua del 15%. Ma è il Giappone la terra dell'export record con una domanda in crescita del 29%. Seguono gli Emirati Arabi con una percentuale d'incremento del 20% e il Brasile con l'11%.
«Internazionalizzazione, il volano della crescita» è il tema a cui è dedicato l'incontro del Corpo consolare di Milano e della Lombardia in collaborazione con la Camera di Commercio in programma oggi alle 10.30 a palazzo Cusani in via Brera 15. «In questo periodo di forte crisi le esportazioni risentono meno della recessione. Expo 2015 può rappresentare un momento saliente per cogliere le nuove opportunità del mercato» ha detto Carlo Sangalli (nella foto), presidente della Camera di Commercio di Milano. Oltre a Sangalli, al convegno di stamattina saranno presenti Samy Gattegno, vicepresidente della Confindustria nazionale, Giuseppe Sopranzetti, direttore della sede milanese della Banca d'Italia, Emilio Fernandez - Castano, console generale del Regno di Spagna e decano del corpo consolare di Milano e della Lombardia. Tra i paesi europei in cui le esportazioni sono in calo risultano tra i primi posti l'Inghilterra e la Germania, stando alle cifre elaborate dalla Camera di Commercio di Milano e dall'Istat sul giro d'affari relativo allo scorso anno, quando le esportazioni sono cresciute del 3,5%. Un biennio favorevole quello in vista per la città, che non si arrende ai cattivi venti della crisi ma li contrasta in tutti i modi allargandosi con i suoi tentacoli fino in Australia dove la nostra esportazione sta riscontrando un buon successo.
Il marchio meneghino è sempre vincente nel settore moda con i prodotti tessili, gli accessori in pelle, le confezioni di classe, ma una buona fetta dell'export è rappresentata dagli articoli famaceutici medicinali e botanici e dagli apparecchi elettronici.
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