La necessità di fare in fretta, molto in fretta. E qualcuno, anche qualche pezzo grosso allinterno del Pdl, che comincia a fare pressing sul governatore Roberto Formigoni perché cominci a prendere in considerazione lipotesi se non di una giunta tecnica sul modello del governo Monti, almeno di qualche inserimento di peso al di fuori della politica. «Niente nomi», risponde Formigoni. Ma la conferma che il rimpasto è questione di ore. Quelle che lo separano dalludienza del Consiglio di Stato che martedì si pronuncerà sul rispetto delle quote rosa tra gli assessori. E dallarrivo domani mattina dei triunviri Roberto Maroni e Roberto Calderoli che con il vice presidente Andrea Gibelli incontreranno assessori e consiglieri della Lega per ufficializzare la richiesta di dimissioni a Monica Rizzi, lassessore allo Sport che paga la campagna elettorale fatta per Renzo Bossi e la vicinanza al «cerchio magico».
Tutti elementi che hanno costretto Formigoni a un fine settimana di incontri per accelerare i tempi. Ieri un colloquio con Stefano Maullu su cui sembra ormai certo cadrà la scure del governatore. Non per particolari responsabilità di un assessore a cui viene riconosciuto di aver fatto un buon lavoro e che ieri era accompagnato da Guido Podestà, ma lossequio alla necessità di ridisegnare equilibri di genere e di partito. A salire nel borsino, il consigliere delegato da Formigoni alla promozione delle Pari opportunità Monica Guarischi e il consigliere «liberal» Sante Zuffada a cui andrebbe una delega alle aree metropolitane. Un uomo molto legato al coordinatore regionale Mario Mantovani uscito vincitore dai congressi. Ma in corsa rimane anche la presidente della commissione Sanità Margherita Peroni.
Per Maullu ci potrebbe essere un posto da presidente al posto di Loris Zaffra in Tem, la società che si occuperà della tangenziale esterna milanese. Al posto della Rizzi, invece, la Lega metterà la vice presidente della commissione Affari istituzionali Luciana Ruffinelli.
Ma la notizia delle ultime ore è che il rimpasto non si fermerà qui. Con Formigoni che potrebbe sacrificare anche uno dei suoi, lassessore allAmbiente (posto molto delicato) Marcello Raimondi. Promuovendo uno dei due ciellini Stefano Carugo o Mario Sala.
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