Rispetto per i marò, non sono il demonio
14 Marzo 2012 - 11:45IL COMMENTO La brutta figura di Pisapia. La cecità ideologica della sinistra ha negato un poster ai nostri militari. Ma loro rischiano la pelle
La battaglia che la giunta di sinistra ha impegnato per strumentalizzare la vicenda dei nostri marò si è conclusa con un nulla di fatto. L’idea originaria della maggioranza di esporre un «totem» sotto i portici di Palazzo Marino ha dovuto cedere di fronte alla resistenza, e all’attacco, del Pdl che è riuscito a trovare e a imporre un’altra soluzione: fuori da Palazzo Marino ci sarà un pannello con la scritta: «Salviamo i nostri marò».
Non è stato un bello scontro. Da lontano, dai tempi del Comintern e del Cominform sono scaturiti i veri «totem» che la maggioranza di Pisapia contiene nel suo Dna politico.
I «totem» di un antimilitarismo istintivo e tenace che Pisapia e i suoi spargono a piene mani tutte le volte che se ne presenti l’occasione.
Intendiamoci, la giunta avrebbe potuto dichiarare apertamente il suo antimilitarismo per mantener fede alla propria visione del mondo. E sicuramente avrebbe fatto una miglior figura ma ha cercato una unanimità fasulla e a Milano impossibile. Tutte le volte che si parla di militari le sinistre storcono il muso e si aspettano che tutti le seguano sulla strada della denigrazione e della condanna.
Ma, ripetiamo tutto questo a Milano non è possibile, come non è possibile nell’intero Paese. Le forze armate sono diventate ormai motivo di orgoglio e cemento di solidarietà, sia che intervengano per una calamità, sia che difendano la pace e la sicurezza in diverse parti del mondo.
I nostri due marò difendevano la comune sicurezza nella repressione della pirateria e per questo hanno rischiato la vita, e non è un modo di dire. Ma proprio per questo non meritano di marcire in un prigione indiana. E’ presto per dire se il governo attuale abbia usato tutti i mezzi a sua disposizione per ottenere la liberazione dei due fanti di marina, ma fin d’ora appare chiaro che da parte delle autorità indiane ci sono state una forzatura e una strumentalizzazione. Vedremo. La situazione politica è un po’ confusa: il Pd, ad esempio, a Roma sostiene il governo e solidarizza coi nostri militari; a Milano tiene bordone alla giunta Pisapia.
Ad ogni modo, i «totem» antimilitaristi che la sinistra cova nelle sue viscere le impediscono una corretta lettura della realtà.
C’è poco da fare. L’ideologia impedisce a chi ne abusa la corretta visione del modo e della società italiana. I militari non sono il demonio che le sinistre evocano, sono un’espressione della società nazionale. La cecità ideologica vieta alle sinistre di capire che l’Italia è una media potenza regionale, che ha degli obblighi nei confronti dei partner internazionali. Per questo siamo impegnati nella lotta contro il terrorismo e nel garantire la sicurezza sui mari.
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