Cronaca locale

Il sabato al centro del Festival ebraico

Il sabato al centro del Festival ebraico

In concomitanza con la Giornata europea della cultura ebraica di domani, la comunità milanese avvia da stasera quattro giornate di festa, Jewish and the city. Al centro il tema dello Shabbat, il sabato, e dunque il giorno del riposo, dedicato alla riflessione e alla spiritualità. Un diritto presentato sotto varie manifestazioni della cultura ebraica, senza dimenticare il tipico senso dell'ironia. Anche la cucina, con i piatti tipici dello Shabbat, è un pretesto per conoscerne la storia e il valore. Connessi ai temi della cucina e del riposo, si includono i ritmi della terra, dalla quale dipendono qualità e genuinità di quello che arriva sulla tavola. La musica è ancora un'occasione di convivialità e di dialogo, con le danze ebraiche e arrangiamenti klezmer, di classica e jazz.
Il festival ospita ottanta autori e si sviluppa tutto intorno alla sinagoga centrale della Guastalla. L'anteprima, questa sera alle 21.30, è al teatro Parenti, dove Vittorino Andreoli e Haim Baharier, due psicanalisti, discutono sul tema: «Lo Shabbat non è una domenica che capita di sabato». Domenica, dopo i saluti delle istituzioni, il via alla giornata europea: alle 10.30 in sinagoga «La bibbia è musica», recital musicale diretto da Omer Meir Wellber. A seguire la lectio magistralis «Lo Shabbat della speranza» di Marek Halter, romanziere e portavoce dell'ebraismo nel mondo. I portici della Besana ospitano, poi, la tavolata tradizionale, con ingresso libero per ascoltare le storie dietro ogni piatto, intrattenuti dallo spettacolo di burattini di Simcha Jelinek, e la degustazione al costo di 10 euro. Tra gli eventi del pomeriggio, lo spettacolo di strada «The bed» dell'attore Adrian Schvarzstein alle 14, e l'incontro con il regista Amos Gitai al teatro Parenti dalle 16.30. Dalle 10 in poi anche tanti giochi e laboratori per i bambini. Lunedì 30 all'insegna della storia con una serie di incontri all'Università degli Studi: tra i relatori Vito Mancuso e Maria Canella. Il saggista Arturo Schwarz presenta: «Perché un ateo da 15 anni osserva lo shabbat». Alla resistenza durante la Shoah è dedicato l'evento principale di martedì, con Rav Giuseppe Laras e Ferruccio de Bortoli, dalle 17 al Memoriale. Erri de Luca ed Emanuele Segre rifletteranno in musica e parole sul tema del silenzio, dalle 21 in sinagoga.

Si chiude con un concerto musicale alla rotonda della Besana, con i Nema Problema e il trio NefEsh.

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