Cronaca locale

Sala attacca Berlusconi "Lui mai nelle periferie"

Il sindaco s'innervosisce e alza già i toni. Bernardo: "Per me risponde la coalizione"

Sala attacca Berlusconi "Lui mai nelle periferie"

Alza parecchio i toni e soprattutto il tiro il (ri)candidato sindaco Giuseppe Sala che però, nell'evidente nervosismo che sale a sinistra il giorno dopo la presentazione di un avversario di qualità come Luca Bernardo, finisce per sbagliare il bersaglio. Perché è certo difficile parlar male del primario di Pediatria di cui fino all'altro giorno si erano tessute grandi lodi da destra e soprattutto da manca per il reparto modello modello realizzato al Fatebenefratelli partendo da quattro stanze malandate solo perché ora corre con il centrodestra. E quindi nell'assenza di appigli, cos'altro fare se non mirare a un bersaglio grosso? E cosa di meglio se non uno dei classici per una sinistra senza idee che quando si trova in difficoltà rispolvera lo schiaffo a Silvio Berlusconi? Ed eccolo allora Sala dismettere la fascia da sindaco e indossare la maschera del candidato per mettere in scena il vecchio numero di una politica da avanspettacolo durante la visita di ieri alla lista «Milano in salute» che appoggerà la sua corsa. E anche sul buon gusto di accaparrarsi la difesa della salute pubblica ci sarebbe da ridire, così come sul cattivo gusto di renderla politica di parte, proprio in un momento in cui si è riscoperta la necessità di maneggiarla come bene comune che andrebbe difeso con atteggiamento bipartisan e senza spirito partigiano.

Ma tornando al battibecco, ecco l'uscita di ieri. «Da che pulpito. Replico solo dicendo da che pulpito: non credo che Berlusconi abbia mai messo piede in una periferia milanese» le parole di Sala per replicare alle accuse di essere stato un sindaco dei salotti e dall'ambientalismo di facciata. «Adesso sono diventati tutti maestri, posso accettare critiche e suggerimenti da persone che abitano qui, ma da Berlusconi direi che proprio non è il caso». Parole facilmente confutabili da chiunque abbia una anche minima dimestichezza con la biografia di Berlusconi e della sua famiglia. Passando poi alla sostanza, a parlare sono gli interventi realizzati dai sindaci di centrodestra come Gabriele Albertini e Letizia Moratti ispirati proprio dalla politiche berlusconiane per le periferie, la sicurezza nelle zone disagiate, la difesa delle categorie più deboli e la riqualificazione urbanistica di molti quartieri in mano alla criminalità e al degrado.

Pagine della storia di Milano che consentono a Bernardo di stare alla larga da una polemica di così basso profilo, assicurando di non voler «replicare a Sala perché per me risponde la coalizione che unita mi appoggia». E, infatti, per lui parla il capogruppo di Forza Italia in Regione Gianluca Comazzi che invita «Sala a ritrovare un po' di umiltà che forse ha perso dopo cinque anni dentro il Palazzo e mai tra la gente: trascinare nelle sue polemiche Berlusconi è ridicolo, anche perché il primo cittadino non sa di cosa parla: tutti sanno che Berlusconi, prima di diventare il grande imprenditore e lo statista che è, ha vissuto nella periferia milanese, praticando i più svariati lavori per mettere da parte i primi risparmi. Questa è una delle tante differenze: Berlusconi ha raggiunto grandi traguardi lavorando con umiltà e dedizione, Sala appartiene a un'élite distante anni luce dalla gente comune. È proprio a causa di questo atteggiamento che la giunta Sala non ha saputo amministrare degnamente la città: temo che tra pochi mesi, alla prova delle urne, il sindaco avrà una brutta sorpresa». Sulla stessa linea l'europarlamentare milanese di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza che a un Sala che aveva parlato di «una certa tensione nel centrodestra» e di «una lotta per la leadership in vista di un'evidente crescita di Fratelli d'Italia», ha replicato secco. «Non avendo altre argomentazioni - le parole di Fidanza - Sala continua a guardare al centrodestra. Ha ragione solo su una cosa: Fratelli d'Italia è in costante crescita, come del resto confermano tutti i sondaggi. Proprio questi dati positivi aiuteranno Luca Bernardo a vincere, grazie al sostegno di un centrodestra unito e pronto a mandare a casa Sala».

E sul tema della sicurezza è l'assessore regionale Riccardo De Corato ad incalzare: «Sala afferma che la sicurezza è un tema sentito come prioritario dai milanesi già dai tempi in cui il sindaco era Letizia Moratti, ma bisogna ricordargli che da quando c'è lui Milano ha battuto ogni record diventando la città più insicura d'Italia, maglia nera nella classifica del Sole24Ore.

Sono cose che capitano quando si impiegano gli agenti di polizia locale in modo errato».

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