Cronaca locale

Sala fa la rivoluzione (verde). I soldi del Pnrr? Per le ciclabili

Le priorità sono città green e traffico. Ignorati quartieri, il disagio giovanile e gli impianti per lo sport gratuito

Sala fa la rivoluzione (verde). I soldi del Pnrr? Per le ciclabili

I fondi del Piano nazionale di Ripresa e resilienza per costruire una città green e più vivibile. Che, nella visione del sindaco Beppe Sala, mette ai primi punti dell'agenda la crociata anti-auto e nuove piste ciclabili. Certo, il sindaco parlava durante la giornata dell' Online Green Talks Energia e Sostenibilità organizzata dal Corriere ed è anche vero che una quota del Pnrr deve essere destinata alla «Transizione Ecologica» e alle «Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile», ma mancano all'appello nella visione di Sala tutta una serie di altre «missioni» che sono parte integrante del Pnrr ovvero «Digitalizzazione, Innovazione, Cultura», «Istruzione e Ricerca»; «Inclusione e Coesione» e «Salute».

«Dobbiamo spendere 220 miliardi entro il 2023 secondo progetti allineati alle linee guida europee e dobbiamo garantire che il governo faccia le riforme. Il rischio non è che non bastino, ma che non riusciamo a spenderli. Il modello prosegue Sala è quello di una città più vivibile perché è più verde e perché ridà più centralità ai propri quartieri. Essere verdi non è un vezzo, ma è anche l'occasione per portare tanto lavoro e questo grazie al buon utilizzo dei fondi del Pnrr».

Si svela così il piano monocromatico della giunta che si dimentica tutta una serie di elementi e di servizi, altrettanto necessari, per migliorare la vita dei cittadini, anche sul versante della salute e della prevenzione, lezione che dovremmo aver imparato dalla pandemia. Sono tante le necessità dei quartieri: la mancanza per esempio di campi sportivi e di strutture per l'attività fisica, di luoghi di aggregazione, spazi per associazioni, centri e servizi pensati in particolare per i giovani che vivono nelle periferie, tanto per pensare a un'emergenza post pandemia, quella del disagio e del malessere giovanili. Progetti e strutture contro l'abbandono scolastico, centri per la formazione professionale di chi ha perso il lavoro, tanto per pensare a un'altra emergenza. Forse non è solo la mobilità sostenibile l'emergenza dei quartieri cittadini. «Si può ironizzare quanto si vuole, ma la ciclabilità è una linea di tendenza inevitabile - insiste il sindaco -. Certo, abbiamo fatto degli errori ma dobbiamo fare altre piste ciclabili e, nel contempo, non dico sistemare ma pensare alla fase 2 di quelle che abbiamo fatto».

Completamente diversa la ricetta del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che legge il Pnrr come la chiave di volta della crisi del lavoro e della disoccupazione giovanile: «Le risorse che l'Ue ci metterà a disposizione sono un tesoro prezioso da non disperdere per favorire la crescita del Paese e il superamento degli storici deficit, a partire dalla scarsa occupazione (soprattutto giovanile).

La manifattura, il settore più fiorente della nostra economia, deve saper cogliere questa straordinaria occasione ed aprire la strada per uno sviluppo più sostenibile e più equo».

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