Cronaca locale

Sala fa il sindacalista: "Ci pagano troppo poco". Ma ora scatta l'aumento

Il sindaco di Milano: "Non siamo eroi o missionari". La Manovra darà via al raddoppio in 3 anni

Sala fa il sindacalista: "Ci pagano troppo poco". Ma ora scatta l'aumento

Stop a cortei e sfilate nei centri storici, saranno autorizzate solo le «manifestazioni statiche». La stretta annunciata (finalmente) dal Viminale sulle proteste dei No Green pass viene apprezzata dal sindaco Beppe Sala. «Vediamo se tutto verrà rispettato - premette -, certamente la città trarrebbe grande beneficio da manifestazioni statiche che riconoscano il diritto di manifestare ma che soprattutto in un periodo come quello natalizio, di grande potenziale lavoro per il commercio, permetta di salvare gli incassi. I contagi stanno ripartendo, andiamo verso Natale, il commercio vuole lavorare e la gente vuole stare in giro in una situazione tranquilla. Una regolamentazione è necessaria».

Milano ha già subito sedici sabati consecutivi di cortei selvaggi. Sala ha parlato ieri a margine dell'assemblea dell'Anci a Parma. Sul palco ha difeso gli interessi - anche economici - della categoria. «Non siamo missionari ma professionisti che fanno il loro lavoro, con passione. Se continuiamo ad ammantare il nostro lavoro di quell'alone da eroi o missionari, facciamo un grande errore - avverte i colleghi -. Come tutti i lavori, va tutelato e retribuito. É inaccettabile che il sindaco di Milano guadagni meno di un consigliere regionale della Lombardia. E per formare una buona giunta con validi assessori servono bravi professionisti per i quali, però, con simili bassi compensi è sempre faticoso accettare incarichi comunali. Sui compensi occorre agire in fretta, ora». E torna a denunciare la facilità con cui un sindaco rischia di finire indagato per abuso d'ufficio, «oggi a volte quando firmi hai paura, possiamo essere indagati per tutto, ma se non lo fai rischi l'omissione di atto d'ufficio».

Sala indossa i panni del sindacalista ma il governo si è già mosso per aumentare gli stipendi dei primi cittadini in base alla dimensione demografica, grazie alla nuova regola introdotta nella Manovra, per città come a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli e Firenze entro il 2024 (con «scatti» che partiranno dal 2022) il compenso potrà raggiungere quello dei governatori, 13.800 euro, quasi il doppio rispetto agli attuali 7.019 lordi. Un aumento promosso nei mesi scorsi anche da Ignazio La Russa o da Matteo Salvini. All'assemblea, siparietto tra Sala e il neo sindaco di Roma Roberto Gualtieri. «In questo momento è più facile fare il sindaco di Milano, anche se i miei cittadini sono molto collaborativi ma anche molto esigenti, se dopo 5 minuti non passa la metropolitana mi chiamano al telefono» scherza Sala. Gualtieri ribatte di aver «appena lanciato un piano straordinario di pulizia in due mesi e già dopo qualche giorno mi hanno inviato foto della monnezza dicendo che Roma è ancora sporca. Si saranno milanesizzati».

Gualtieri e Sala annunciano collaborazione sul trasporto pubblico locale «a partire dal Pnrr per dotarci di autobus elettrici, ma anche oltre, Atac e Atm lavoreranno insieme e presenteranno progetti comuni». E Sala incalza il governo sui fondi del Pnrr: «Chiarisca entro Natale il metodo, quanti soldi ci sono, quando ci saranno le gare e se ci saranno fondi diretti. É il momento della velocità e di un po' di informalità. Dimentichiamoci le grandi riforme che non sono possibili».

E l'ex sindaco Gabriele Albertini a Prma ha chiesto al sindaco di «coinvolgere anche l'opposizione sulle scelte per spendere bene le enormi risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza».

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