Il vertice dei big del centrodestra non dovrebbe tenersi prima di giovedì o venerdì e dopo gli ultimi nomi entrati come Papi ma usciti cardinali è quasi un azzardo sbilanciarsi sul finale. Secondo i rumors raccolti in casa Lega e Fi, le quotazioni di Andrea Farinet, docente, plurilaureato, advisor di importanti società italiane e internazionali, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, sono molto alte, a sentire i più ottimisti l'accordo tra il leader della Lega Matteo Salvini e il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi sarebbe già fatto da venerdì, tanto che il Cav avrebbe voluto anticipare il nome durante la telefonata alla convention di Fi in corso al Palazzo delle Stelline, creando agitazione tra i colonnelli azzurri e leghisti. Il nome non è stato ancora condiviso con Fdi e centristi, si è voluto evitare un incidente diplomatico. Scartata anche l'ipotesi di far intervenire Farinet sul palco perchè sarebbe stato l'unico non di Fi. E dopo la quasi investitura del manager di Mediolanum Oscar di Montigny, poi sfumata, fino a che la decisione non sarà ufficializzata dall'intera coalizione leghisti e azzurri evitano di fare passi troppo in avanti in pubblico, sono stati sondati altri professionisti e potrebbero rientrare in pole position qualora «saltasse» l'ipotesi Farinet. In stand by ci sarebbero un imprenditore e un professionista del mondo sanitario, disponibili anche a far parte della squadra, quel famoso schema a quattro o a cinque che tanto piace a Salvini - sindaco, vice (in pole Gabriele Albertini) e dei testimonial - anche nel momento in cui non fossero la prima scelta.
Come è già avvenuto con altri papabili nei mesi e nelle settimane scorse, da Roberto Rasia all'avvocato Luigi Santamaria allo stesso di Montigny, i consiglieri comunali, regionali e municipali di Fi si preparano intanto ad incontrare on line il «prof» Farinet, nato a Verbania da famiglia di antiche origini valdostane, appassionato di montagna e tai chi (come rivela sul suo blog). Non c'è ancora la data ma i coordinatori azzurri si stanno organizzando.
«Non conosco Farinet, me ne parlano bene e mi fido delle valutazioni della Lega» ha commentato ieri il senatore di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa, rimarcando che «del resto se abbiamo affidato a Matteo Salvini l'istruttoria sul candidato di Milano siamo già a metà del lavoro, ma vedremo. Se ci proporranno il suo nome non potremo che valutarlo».
Secondo le prime ipotesi il vertice poteva tenersi già domani ma La Russa frena, «ad oggi mi sembra improbabile, non credo che ci vedremo già martedì». Ieri sera Salvini è volato a Milano e non è escluso che abbia proseguito in privato le «consultazioni».
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