Cronaca locale

San Siro, assalto alle case "Serve un'azione militare"

Picconate e motoseghe per occupare gli alloggi Bestetti: "È un teatro di guerra. Combattiamola"

San Siro, assalto alle case "Serve un'azione militare"

Picconate e motoseghe. È un vero e proprio assalto alle case popolari che ammorba San Siro. E il quadrilatero che da piazza Selinunte si forma tra le vie Paravia, Tracia, Morgantini e Civitali, oggi è il quartiere più a rischio di ghettizzazione nell'intera città. Proprio in uno stabile di via Morgantini si registra uno dei casi più inquietanti: su 12 appartamenti, 10 sono occupati e in condizioni inimmaginabili altrove. Le lastre anti-occupazione e i muri sono letteralmente picconati, come le porte, vanamente chiuse da lucchetti. Un mese fa in via Tracia alcuni abusivi hanno utilizzato una sega elettrica. Le occupazioni si sono stratificate e ogni nuovo abusivo ha sfasciato una parte di muro, tanto che, in alcune case, di quei muri e di quelle lastre resta ben poco alla fine di questo assalto.

Sono immagini che si potrebbero trovare in una zona di guerra. E all'immagine della guerra ricorre il presidente del municipio 7 Marco Bestetti (Forza Italia): «A lungo - spiega - abbiamo predicato la necessità di fare interventi massicci in quel quartiere. Quando sono stato chiamato in audizione in commissione Periferie ho rappresentato la necessità di intervenire con vere e proprie operazioni militari, perché non si può continuare con il singolo sgombero una volta a settimana. E mi hanno riso in faccia». Bestetti chiede uomini sul territorio, per azioni massicce finalizzate al controllo del territorio: «Solo visitando questo quartiere - conferma - si capisce che non è un'esagerazione. Entrando in quei palazzi e vedendo quelle scene ci si rende conto che non c'è politica di integrazione o politica sociale che tenga, con questi abusivi. Stanno aumentando i nomadi. E se qualcuno sfonda le porte a picconate o con la sega elettrica, allora devi portare decine di agenti, svuotando interi palazzi in un colpo solo, coordinando il tutto con Aler in modo tale da far entrare un minuto dopo gli operai per fare ristrutturazioni e riassegnare subito, replicando su scala maggiore il modello inaugurato la settimana scorsa in via Tracia. Certo, servono investimenti e forze dell'ordine. Ma l'alternativa è che le istituzioni ci dicano che si vuole trasformare San Siro in un ghetto nel quale condensare la delinquenza di Milano. Io spero non sia questa la decisione e allora rendiamoci conto che quello è terreno di guerra. Scegliamo se combatterla con la cerbottana o tirando fuori i muscoli».

Commentando gli arresti eseguiti ieri dalla Guardia di Finanza, anche il coordinatore comunale di Forza Italia Fabio Altitonante incalza: «Le occupazioni abusive delle case popolari non sono ad opera di singole persone, ma dietro c'è un vero e proprio racket, legato a organizzazioni criminali. Il Comune non può più fingere di nulla: serve subito una task-force della Polizia locale Ci sono circa 4.

000 agenti della Polizia locale, se ne potrebbero impiegare subito 100 per il controllo dei quartieri, casa per casa».

Commenti