Chiara Campo
«Non sarò un taglieggiatore». É la premessa del neo assessore al Bilancio del Comune Roberto Tasca ieri nella Commissione convocata per discutere l'assestamento dei conti del 2016 in aula da oggi. I conti parlano di un calo delle multe rispetto al previsionale per circa 17,5 milioni di euro. Dovevano arrivare a 355 milioni, ma l'effetto «autovelox trappola» che un anno fa ha fatto guadagnare a Milano il triste primato di Comune più sanzionato d'Italia si sta esaurendo, si è passati da 12mila multe al giorno a una media di 2.060. Rimane che gli incassi si aggirano comunque intorno ai 340 milioni di euro, quasi un milione al giorno. I revisori dei conti consigliano al Comune di prestare attenzione al recupero. E Tasca si presenta ai consiglieri annunciando che martedì incontrerà a Roma il viceministro delle Finanze Luigi Casero e gli chiederà di estendere la sanatoria (o meglio il decreto legge 102/2009) che ha consentito quest'anno di recuperare 10 milioni di euro dalle multe prese dagli automobilisti prima del 31 dicembre 2004 e mai pagate, anche a quelle registrate tra il 2005 e il 2010. In pratica, chi non ha saldato il conto riceverà una richiesta di pagamento che riporta la lancetta dell'orologio al giorno della contravvenzione. Si paga solo la vecchia multa con le spese di accertamento e notifica, più l'aggio del 4% per il riscossore, ma vengono annullate le more che hanno fatto lievitare negli anni la multa. Diciamo subito che già sul pre-2004, solo il 10% ha saldato i debiti. Ma questa giunta debutta andando a caccia (anche) delle vecchissime sanzioni, non lasciando nulla di intentato. Gli incassi spiega Tasca potrebbero aggirarsi intorno ai «sei-otto milioni di euro».
Il capogruppo di Io corro per Milano, Manfredi Palmeri, ha fatto presente invece che per un errore frossolano del Comune i giudici di pace hanno dovuto accogliere centinaia di ricorsi dei cittadini: per circa un mese dopo le dimissioni del comandante dei vigili Tullio Mastrangelo lo scorso febbraio, le sanzioni hanno continuato a portare la sua firma. E quindi i giudici le hanno invalidate.
Dall'assestamento di Bilancio emerge poi la spesa di un milione per una causa legale persa dal Comune.
Basilio Rizzo da sinistra e il capogruppo della Lega Alessandro Morelli e di Fi Gianluca Comazzi hanno sollecitato la giunta a mantenere l'impegno di investire 30 milioni entro fine anno sulle case popolari. Dalla prefettura sono arrivati invece 6 milioni per la gestione del piano profughi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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