È fissata per questa mattina l'udienza davanti al Tribunale del riesame per Pietro Tatarella (nella foto), l'ex consigliere comunale di Fi in carcere dallo scorso 7 maggio nell'ambito dell'inchiesta della Dda su una rete di tangenti, appalti truccati e finanziamenti illeciti. I difensori del politico, gli avvocati Nadia Alecci e Luigi Giuliano, puntano a ottenere la scarcerazione con un ricorso contro l'ordinanza del gip Raffaella Mascarino che aveva già a luglio respinto un'istanza di revoca della misura cautelare. Tatarella era allora appena stato sentito dai pm che lo accusano di associazione per delinquere, corruzione e finanziamento illecito. Dopo l'udienza, cui potrebbe partecipare l'ex consigliere, i giudici si riserveranno di decidere e depositeranno il provvedimento nei prossimi giorni. Il Riesame già nei mesi scorsi aveva rigettato una richiesta di scarcerazione dell'indagato. Nelle ultime ore alcuni politici, anche di centrosinistra, avevano preso posizione contro la lunga carcerazione preventiva di Tatarella, che dal 14 agosto è stato trasferito dal carcere di Opera a quello di Busto Arsizio. «Ricordiamo - scrivono in una lettera Luigi Amicone, di Fi, e Matteo Forte, di Milano Popolare - che Tatarella non sta scontando una pena a seguito di una sentenza definitiva, ma è in custodia cautelare a seguito di indagini che, a quanto ci è dato sapere, non sono concluse. Tecnicamente stiamo parlando di una persona innocente. (...
) La privazione della libertà prima di un processo è una estrema ratio rigidamente codificata dalla legge. La dignità della persona è un qualcosa di supremo che non può trovarsi in balìa di sentimenti popolari del momento».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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