Senato, il Cav schiera la squadra che dovrà far argine alla sinistra

Le estenuanti trattative romane sono un'eco lontana, nessuna sorpresa nelle liste del Pdl presentate ieri a ora di pranzo dal coordinatore regionale Mario Mantovani negli uffici elettorali di via Pace. Confermata la testa di lista al Senato, con Roberto Formigoni al numero due dietro a Silvio Berlusconi e davanti all'ex ministro Sandro Bondi. Numero quattro per Paolo Bonaiuti che precede Mantovani, Paolo Romani e Giacomo Caliendo. Seggio garantito per il presidente dei farmacisti Andrea Mandelli, come chiesto da Berlusconi che glielo aveva promesso candidandolo l'anno scorso a sindaco di Monza. Torneranno in Parlamento anche il questore della Camera Francesco Colucci punto di riferimento dell'ala socialista, Antonio Verro dopo l'esperienza in Rai, Riccardo Conti e Giancarlo Serafini. Probabilmente ripescati grazie a un paio di dimissionari Lucio Barani e Sante Zuffada. Con un Senato che avrà la maggioranza in bilico, si tratta come previsto e grazie anche a qualche deroga al limite del 65 anni, di una squadra di fedelissimi con cui Berlusconi intende ingaggiare il suo prevedibile corpo a corpo con la sinistra. Ma un posto nobile è riservato (anche qui su indicazione di Berlusconi) a Paolo Galimberti, presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio oltre che vice presidente di Galimberti spa, socio Euronics.
Passando alla Camera, Maurizio Lupi sarà il capolista nella circoscrizione Lombardia 1 (Milano e Monza e Brianza), davanti a Luigi Casero, Elena Centemero, Maurizio Bernardo e all'assessore provinciale Luca Squeri. Con un buon risultato saranno eletti anche Mariella Bocciardo e Simone Crolla. Più difficile la strada verso Roma per Elisabetta Fatuzzo dei Pensionati che tornerà in Regione e per il sindaco di Basiglio Marco Flavio Cirillo. Un posto in lista anche per i giovani Alan Rizzi, Lorenzo Malagola, Cristina Crupi e per la giornalista Federica Zanella. Lombardia 2 (Bergamo, Brescia, Como, Sondrio, Varese e Lecco) con in testa Mariastella Gelmini, Gregorio Fontana e il mago internet Antonio Palmieri. Numero 4 per Laura Ravetto, seguita dal ciellino Raffaello Vignali, Antonio Angelucci e Giuseppe Romele. Probabile un seggio per Maurizio Del Tenno e Stefano Saglia, con Renato Farina che rischia di essere il primo dei non eletti in attesa delle europee dell'anno prossimo che, a meno di una sua candidatura, gli potrebbero far scalare qualche posizione. Probabilmente solo tre i posti a disposizione in Lombardia 3 (Pavia, Mantova e Cremona) dove a entrare saranno la capolista Daniela Santanché, il fedelissimo formigoniano Paolo Alli e, a sedare i tumulti del territorio, il vigevanese Dario Invernizzi, avvocato ed ex assessore provinciale ai Lavori pubblici.


In Lombardia il Pdl potrebbe realisticamente eleggere 16-18 deputati e 15 senatori. Una pattuglia di cui questa volta non faranno parte Ombretta Colli e Valentina Aprea, a cui in caso di vittoria sarà riservato un posto da assessore in Regione.

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