«Serve un ultimo sforzo insieme». La Lega riempie l'auditorium di Bonola per incontrare Matteo Salvini e spingere il candidato governatore Attilio Fontana. «Sono stanco positivamente - ha detto l'ex sindaco di Varese - la campagna elettorale è stata una bella esperienza che mi ha riempito di molte cose. Ho conosciuto meglio la mia regione e i suoi cittadini. Sensazioni? Positive». Positive come quelle di Salvini. «Non devo svelare i sondaggi e infrangere la legge - ha detto il leader leghista - per sapere che Attilio Fontana lunedì comincerà lavorare per 10 milioni cittadini lombardi».
E Fontana ha già cominciato a ragionare del da farsi. Ha parlato di sanità per esempio: «Quando sarà completata la riforma - ha spiegato - potremo anche assumere se necessario. Questa è una grande novità che mi darà la forza di combattere con tutte le nostre forze per far sì che la nostra Regione diventi ancora più grande». E ha parlato del trasporto pubblico locale: «Ho ascoltato tanti problemi, con capacità e determinazione ce la possiamo fare». Le linee ferroviarie sono di proprietà di Fs - ha spiegato - e la Regione non può fare molto. Ma una cosa Fontana intende farla: «Andrò a parlare col presidente di Fs». E a Fs la Regione dirà questo: o siete in grado di gestire garantendo un servizio efficiente o le linee le passate a Regione Lombardia. «Ci pensiamo noi» ha sintetizzato. Il sogno dei leghisti? Un paese normale. Anziani tutelati, giovani che possano lavorare senza emigrare, città più sicure: «È il primo problema per la gente» ha garantito. Poi le case popolari Aler: «Chi ha 70 anni e ha sempre pagato - ha proposto - può avere l'affitto azzerato». Non era certo alla prima campagna Fontana. «Ne ho fatte tante ma l'entusiasmo di questi giorni non l'ho mai trovato» ha garantito. Ha parlato anche da leghista Fontana: «Abbiamo bisogno di un' abbinata: vincere in Lombardia e vincere a Roma». «E vi assicuro che io con Salvini premier verrò ricordato come miglior presidente della Regione».
Poi è stato il turno di Salvini, dopo 300 comizi in tutta Italia: «Il voto è un referendum fra passato e futuro» ha ricordato ai suoi. «E chi non vota è complice, non punisce i politici ma se stesso». Nelle sue parole, c'era molta Milano, e molta emergenza sicurezza: i lavoratori Atm «eroi nei mezzi pubblici», i parchi da Trenno a Rogoredo che non sono più per i bambini ma per gli spacciatori.
E c'era il profilo di una Lega che sa essere ancora federalista pur essendo cambiata: «Mercoledì è stato firmato l'accordo per l'autonomia». La stessa autonomia chiesta da altre Regioni, per un paese «federale, moderno, efficiente, veloce, trasparente».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.