Siringhe addio per i diabetici Arriva il test con il sensore

Un piccolo apparecchio capace di cambiare la vita dei pazienti diabetici, che non si vedranno più le ore della giornata condizionate dalla necessità di utilizzare continuamente siringhe per misurare il livello di glucosio nel sangue. E anche se non è la soluzione a tutti i mali per chi soffre di una patologia difficile e spesso limitante per la vita sociale, certo è un sollievo non da poco evitare di forarsi di continuo i polpastrelli, soprattutto per chi non può permettersi di acquistare per conto proprio lo strumento salvadita. Arriverà in giunta entro la fine del mese una delibera dell'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, per offrire gratuitamente questo sistema di monitoraggio ad ampie categorie di pazienti diabetici che seguono un regime di insulinoterapia intensiva, pompa insulinica esterna o terapia multi-iniettiva. «Nel provvedimento - spiega Gallera in un'informativa alla giunta - verranno declinate le modalità di erogazione del dispositivo in un percorso ampiamente condiviso con le associazioni dei pazienti, con le quali si stanno valutando anche possibili azioni di sistema».

Il dispositivo, come spiega l'assessore, è un sistema di monitoraggio della glicemia basato su un sensore, da indossare sul braccio, resistente all'acqua, grande come una moneta da due euro, che misura costantemente i livelli di glucosio nei fluidi interstiziali, ovvero il fluido che funge da intermediario tra le cellule e i vasi sanguigni. È progettato per rimanere applicato al corpo fino a 14 giorni e viene già utilizzato, a titolo privato, da persone affette da diabete che così evitano di pungersi più volte al giorno.

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