Cronaca locale

Siringhe, preservativi e degrado al parco

Giorni fa bruciato anche un platano all'ingresso dei Giardini Montanelli

Vetri rotti, siringhe, preservativi e «per ultimo, ma solo in senso temporale», un platano bruciato proprio davanti all'ingresso più vicino a piazza della Repubblica. A denunciare l'incuria dei Giardini Montanelli è il consigliere di Forza Italia nel Municipio 3 Marco Cagnolati. Ha inviato una lettera e ampia documentazione fotografico dello stato di degrado del parco al sindaco e agli assessori competenti affinchè prendano rapidamente dei provvedimenti. «Nonostante i recenti proclami su presunte piantumazioni in zona - sottolinea Cagnolati - ritengo che in primis sarebbe necessario prendersi cura e mantenere le alberature già presenti e, come in questo caso, storiche. É evidente che manca controllo e sorveglianza soprattutto in orario notturno, sia per garantire la sicurezza che la tutela del verde di un bellissimo parco che costituisce parte del biglietto da visita della nostra amata città». Il consigliere azzurro chiede di «tutelare l'aspetto e la cura dei giardini, intensificando i controlli in collaborazione con le altre forze di polizia». E invita il sindaco e la giunta a «rispondere in forma scritta alla lettera, indicando puntualmente quali provvedimenti intende attuare».

Spostandosi in Zona 3, il capogruppo della Lega Gianluca Boari sposta l'attenzione sui Giardini Ramelli, dove «due senzatetto dormono da tempo e dove il Comune, che si occupa dell'apertura e della chiusura delle cancellate, li lascia all'interno anche dopo l'orario in cui non sarebbe più possibile accedere all'area. Questa situazione è potenzialmente pericolosa anche per la sicurezza di queste persone, che in caso di eventuale malessere non possono nemmeno allontanarsi, chiusi in un recinto». E «di giorno lo spettacolo non è certo dei migliori per i residenti». Il Comune, sostiene Boari, «dovrebbe essere meno indifferente a queste situazioni e garantire dormitori sicuri e dignitosi dove queste persone possano sentirsi al sicuro».

ChiCa

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