Sono 15mila le separazioni ogni anno

«Mediazione familiare. Professionalità e deontologia per un lavoro di squadra». Economia, sociologia, affetti e dissidi tra le mura domestiche rientrano nel titolo del convegno patrocinato dalla Regione Lombardia che si tiene oggi al Pirellone. Ogni anno nelle case lombarde 15 mila coppie decidono di separarsi, un dato che incide sia sull'aspetto morale della popolazione che su quello economico. Da uno studio fatto sul triennio 2010/2012 la tendenza sembra essere in calo, grazie alla crisi che ha convinto molti a continuare a remare insieme, perché la barca va di più, canterebbe Orietta Berti. Separarsi costa molto, in tutti i sensi. Nel 2012 14.708 sono state le coppie che hanno deciso di disunirsi, ammontavano a 15.106 del 2011 e a 15.592 del 2010.

Quando l'anno scorso la Regione decise di stanziare due milioni di euro per i padri divisi, aveva constatato come nel 46% dei casi di divorzio o di separazione ci fosse stato un peggioramento delle condizioni economiche delle persone coinvolte, peggioramento di cui i soggetti interessati lentamente iniziano a rendersi conto tanto che sono novecento le richieste di mediazione per correre ai ripari, di cui cinquecento avanzate dalle madri. Oggi si sta più attenti a dire «me ne vado», perché si è più consapevoli del suo «prezzo».

In tutti i sensi, giova ripetere, perché in un divorzio si investono energie negative che fanno male a tutti. Secondo l'Istat - i dati sono del 2014 - nel 2012, in Italia, ci sono stati 311 separazioni e 174 divorzi ogni mille matrimoni. In valori assoluti le separazioni sono state 88.288 e i divorzi 51.319.

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