Sono più di mille gli occhi elettronici in funzione in città ma il sindaco vuole ampliare la rete: «Con un’ordinanza chiederemo di adeguare le apparecchiature» Telecamere private collegate alle forze dell’ordine La Moratti: «I sistemi di sorveglian

Più di mille telecamere fanno già di Milano la città più videosorvegliata d’Italia. E d’Europa, se non si considera Londra che però con 8 milioni di abitanti in proporzione non dispone delle stesse apparecchiature. Ma Letizia Moratti chiede di fare di più. Collegare alla super tecnologica centrale operativa della polizia municipale anche quelle dei privati, gli occhi elettronici che sorvegliano negozi, gioiellerie, banche e palazzi. Una rete sterminata che consentirebbe un controllo palmo a palmo del territorio, un grande fratello al servizio della sicurezza dei cittadini. La proposta durante la visita al gioiello di piazza Beccaria, il massimo in circolazione in tema di traffico e lotta al crimine, e già inserita dalla Moratti tra le novità da mostrare agli ispettori del Bie in visita in ottobre a Milano per l’assegnazione dell’Expo 2015. «Chiediamo ai privati di aiutarci - chiede il sindaco al vice comandante dei ghisa Virgilio Appiani e al responsabile della centrale Francesco Parazzini -. In caso di emergenza le forze dell’ordine potranno utilizzare anche le loro immagini. Avremo un maggior controllo sulla città e gli agenti sarebbero in grado di intervenire ancor più tempestivamente». Una bella idea. Ma sono già pronte le obiezioni. A partire dal garante della privacy. «Ma per ragioni di sicurezza non dovrebbe essere difficile avere il suo via libera», l’immediata replica della Moratti tutt’altro che disposta ad arrendersi. Ancor più facilmente superabili i problemi tecnici. «Le telecamere private registrano, ma non sono in grado di trasmettere le immagini». Anche questo non sembra un ostacolo. «Potremmo chiedere - replica il sindaco -, di sostituire gli apparecchi. A loro spese, magari con un’ordinanza». Come a dire che quando in ballo c’è la tranquillità dei cittadini è giusto che i singoli si accollino dei sacrifici. Il Comune, del resto, la sua parte l’ha fatta. Con una centrale all’avanguardia, un sistema sofisticato che utilizza una rete a fibra ottica affiancata da connessioni senza fili come Gprs, Umts e Wi-fi. Con un fiore all’occhiello, la rete radio digitale Tetra. La prima in Italia con dieci antenne dedicate per la copertura dell’intero territorio e collegata in radioconferenza con polizia, carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile.

«Via radio, con un personal computer – spiega Mario Grippa, responsabile della sezione Controllo e gestione del traffico – è già possibile vedere e comandare tutte le telecamere. Anche a bordo di un mezzo in movimento».

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