Il tema scottante e respingente dell'unione tra due gemelle siamesi è al centro di «Indivisibili» di Edoardo De Angelis, film che ha ottenuto a Venezia il premio Pasinetti. È uno spaccato della Campania che sopravvive alla propria povertà. Nella fattispecie, un padre riesce a mantenere la sua famiglia grazie alle esibizioni delle due figlie, sorelle gemelle siamesi, unite per un fianco. Alle ragazze presto si presenterà l'occasione di dividersi ottenendo un'autonomia di vita e di ambizioni, grazie a un intervento chirurgico. Il problema è la mancanza di soldi per l'operazione e la mancata univocità di intenti fra le due. Una Campania bigotta e sorniona che vive di espedienti e ambiguità è la cornice poverissima, nella quale le due ragazze sono trattate come un fenomeno da baraccone.
Importante sottolineare che il regista ha preso spunto dalla vita di due gemelle inglesi che hanno lo stesso nome delle due protagoniste del film. Elegante, garbato e mai offensivo nel mostrare il difetto fisico, «Indivisibili» merita la visione per le riflessioni che può stimolare sulle conseguenze di questa alterazione genetica.Bicocca
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