La Cassazione sfida il governo sui migranti in Albania: cosa ha deciso

Gli ermellini fanno un'inversione ma U e ribaltano quanto deciso lo scorso 8 maggio sul centro migranti di Gjader

La Cassazione sfida il governo sui migranti in Albania: cosa ha deciso
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Passo indietro della Cassazione sull'operazione Albania: ora gli ermellini rimandano tutto alla Corte europea. Un'inversione completa rispetto a quanto stabilito lo scorso 8 maggio. L'Albania è tornata al centro della discussione per due casi di trattenimento non convalidati di migranti dalla Corte d'Appello, che sono stati impugnati dal Viminale in Cassazione, che ha però deciso di rinviare tutto alla Corte di giustizia europea. Ora i giudici di Lussemburgo sono chiamati a esprimersi sulla compatibilità con il diritto comunitario.

Nell'ultimo mese sono stati trasferiti circa 100 migranti nel centro in Albania e di questi ne sono stati rimpatriati 30. Altri 50 sono ancora trattenuti nel centro. Ora tutto è di nuovo in discussione, con questo nuovo rinvio quelli potrebbero gli ultimi migranti trasferiti nel centro di Gjader: con il nuovo rinvio, infatti, la Corte d'Appello potrebbe di nuovo sospendere i trattenimenti in attesa della pronuncia della Corte europea. È lo stesso schema già adottato in passato sul decreto dei "Paesi sicuri", prima che tutto venisse sbloccato dall'Europa. Il rischio è che di nuovo venga tutto fermato, con una nuova sfida nei confronti del governo.

I rinvii sono stati creati in fotocopia e ora il sistema Albania torna pianto e a capo: si pensava di aver risolto il problema ma è stato trovato un nuovo modo per bloccare i provvedimenti. Quel che non è chiaro è il motivo per il quale la Corte di Cassazione sia tornata sui suoi passi dopo la decisione dell'8 maggio, dove aveva equiparato in tutto e per tutto il centro di Gjader a un Cpr.

Ma quella decisione era stata contestata dalla Corte d'Appello, al punto che era stato deciso di disattenderlo con una nuova mancata convalida, adducendo come ragione una presunta incompatibilità con la direttiva Ue sull’accoglienza, secondo la quale i richiedenti asilo devono restare nel Paese membro fino alla decisione definitiva.

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